Storica stretta di mano, a Trieste, fra i Presidenti di Italia, Slovenia e Croazia. Giorgio Napolitano, Danilo Turk e Ivo Josipovic si sono incontrati nella Prefettura del capoluogo giuliano, si sono stretti le mani e le hanno alzate poi in alto tutti insieme davanti ai fotografi. Subito dopo si sono ritirati per colloqui. E' la prima volta che i Presidenti dei tre Paesi s'incontrano a Trieste.
I tre Capi di Stato presenzieranno al Concerto dell'Amicizia che avrà luogo a Trieste questa sera nella piazza dell'Unità d'Italia, "consapevoli dell'alto messaggio di pace e fratellanza di cui e' portatrice l'iniziativa". Come si legge nella dichiarazione congiunta dei tre Capi di Stato alla vigilia dell'evento che vedrà "il Maestro Muti dirigere l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e l'Orchestra Giovanile Italiana arricchite dalla presenza di numerosi giovani musicisti provenienti dalle Accademie Musicali Universitarie di Lubiana e di Zagabria, oltre a coristi italiani, sloveni e croati".
"Prima del concerto - si legge nella dichiarazione - deporremo una corona di alloro alla Narodni Dom, orribilmente incendiata il 13 luglio 1920, e al monumento all'esodo dalle terre natali degli Istriani, Fiumani e Dalmati, nel doveroso ricordo delle tragedie del passato e nel comune impegno a costruire insieme un futuro di libera e feconda cooperazione tra i nostri paesi e i nostri popoli nell'Europa unita". "Con la nostra presenza - hanno dichiarato i Capi di Stato di Italia, Slovenia e Croazia - intendiamo testimoniare la ferma volontà di far prevalere quel che oggi ci unisce su quel che ci ha dolorosamente diviso in un tormentato periodo storico, segnato da guerre tra Stati ed etnie". "Ormai, Italia, Slovenia e Croazia - prosegue la dichiarazione - si incontrano nel contesto dell'Unione Europea, per sua natura portatrice di rispetto delle diversità e di spirito di convivenza tra popolazioni, culture e lingue che hanno già operosamente e lungamente convissuto per secoli. Di qui il nostro impegno a coltivare sempre il rispetto dei diritti di tutte le minoranze. In ciascuno dei nostri paesi, coltiviamo com'è giusto la memoria delle sofferenze vissute e delle vittime di cieche violenze, e siamo vicini al dolore dei sopravvissuti a quelle sanguinose vicende del passato. Il nostro sguardo è volto all'avvenire che con il decisivo apporto delle generazioni più giovani vogliamo e possiamo edificare in un'Europa sempre più rappresentativa delle sue molteplici tradizioni e sempre più saldamente integrata dinanzi alle nuove sfide della globalizzazione".
Allestito su un palco sul fronte mare della piazza dell'Unita' d'Italia, il concerto si svolge davanti ''all'Adriatico, che unisce Italia, Slovenia e Croazia''. Semplice il programma: esordio con il requiem di Luigi Cherubini, dedicato ad un messaggio di pace, seguito da brani sloveni e croati, con un messaggio di libertà. A Trieste di simboli se ne potrebbero trovare tanti – ha detto Muti - di certo ''non penso alle celebrazioni per l'Unità d'Italia, ma dell'Italia, Slovenia e Croazia''. Sull'ordine di esecuzione dei tre inni nazionali ''simbolo, significato e storia dei tre Paesi'', Muti ha regalato una battuta. ''In che ordine sono stati concepiti? Ci ho pensato molto. Nella disperazione ho pensato anche a un contrappunto a tre, ma siccome avrebbe creato dei problemi ho pensato che, partendo da noi l'idea, potevamo procedere in senso orario, Italia, Slovenia e Croazia''.
Il Presidente Napolitano è a Trieste già dalla mattina di oggi per la cerimonia di inaugurazione della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati. Mentre domani si recherà a Udine, dove, a Palazzo d'Aronico, dopo un incontro con il sindaco Furio Honsell, saluterà nella sala Ajace gli assessori, il presidente del Consiglio comunale e i capigruppo. Il Capo dello Stato raggiungerà poi il Castello per visitare la mostra "Giambattista Tiepolo tra scherzo e capriccio"; successivamente sarà a Palazzo Antonini-Belgrado per un incontro con il presidente della Provincia Pietro Fontanini, gli assessori e il Consiglio provinciale; quindi, prima di ripartire, nella Parrocchia di S. Nicolò - Tempio Ossario deporrà una corona e renderà omaggio ai venticinquemila caduti della Prima Guerra Mondiale.