Estate e alimentazione


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Menu sostenibile per la salute e l’ambiente

E occorre aumentare la spesa per la prevenzione frutta_verdura_296

Può cominciare anche a tavola uno stile di vita più amico dell'ambiente, e con la bella stagione è più facile. Lo dimostrano i menu sostenibili per la salute e per l'habitat naturale presentati oggi, in occasione del lancio della Doppia piramide alimentare, dal Barilla Center for food & nutrition (Bcfn) che per valutare l'impatto ambientale del cibo ha preso in considerazione tre componenti: le emissioni di gas serra, il consumo di acqua dolce e lo sfruttamento del suolo derivante proprio dalla produzione e dalla preparazione della pietanza.

In termini di consumo idrico, ad esempio, un menu per 4 persone, composto da spaghetti al pomodoro, trancio di spigola al forno con verdure e una composizione di frutta fresca, consuma 705 litri di acqua dolce. Mentre - stima il Bcfn - i litri necessari per un cheeseburger sono 975, per una bistecca di manzo 2.325, e quello di una pizza margherita 1.690.

‘La salute dipende principalmente da ciò che mangiamo e dal nostro stile di vita - ha detto il medico Camillo Ricordi dell'Università di Miami, diabetologo e fra i maggiori esperti mondiali nel campo dei trapianti cellulari - ma oggi e per la prima volta, il modello della doppia piramide alimentare-ambientale, messo a punto da Bcfn, mette in evidenza la necessità di raggiungere un equilibrio sia dal punto di vista nutrizionale sia in termini di riduzione dell'impatto ambientale del cibo'.

Con una dieta ricca di carne ogni individuo consuma giornalmente - come è emerso al convegno odierno – fino a 5 mila litri d'acqua, necessari per nutrire e crescere gli animali fino al momento della macellazione. Mentre il consumo d'acqua giornaliero di una dieta a base di cereali, frutta, ortaggi e pesce si aggira attorno a 2 mila litri.

Il che, ha concluso Ricordi, ‘non significa che tutti dobbiamo diventare vegani, ma che tutti dobbiamo limitare gli alimenti meno sani, da cui derivano patologie cardiovascolari, diabete e tumori che sono responsabili del 60% dei decessi nel mondo. E dobbiamo insegnarlo ai bambini nelle scuole, dando priorità alla prevenzione, che fa bene anche al bilancio statale’.

In Italia la spesa per terapie e cure per patologie cardiovascolari, diabete e tumori è di 40 miliardi di euro l'anno: quasi 700 euro per ogni cittadino. ‘L'incremento dell'1% nel rapporto tra la spesa in prevenzione e la spesa sanitaria pubblica - stima uno studio del Barilla Center for Food & Nutrition - porterebbe a una diminuzione del 3% nella percentuale di spesa per prestazioni curative e riabilitative'.