Inconsueto nei modi espressivi, EQUUS – Il Sogno del Centauro lo è anche per la scelta dei luoghi in cui si svolge: l’idea è infatti nata e cresciuta nel maneggio dell’associazione romana L’Auriga, dal 1993 impegnata nella riabilitazione equestre. Cosa c’entra con il teatro? Nulla eppure molto, dato che la metodologia di questa associazione è basata sulla differenza come valore e sulla pregnanza del rapporto Uomo-Cavallo a scopi terapeutici. Questo, unito alla formazione artistica ed equestre dell’ideatore Giuseppe Cimarosa ha portato alla nascita del progetto, entrato ormai di diritto tra le molte “attività equestri integrate” de L’Auriga. Non solo ippoterapia, ma libri, formazione e naturalmente cavalli, proposte tutte finalizzate al benessere delle persone, disabili o presunte sane: del resto, “c’è qualcosa nel fisico del cavallo che fa bene allo spirito dell’uomo”, ha detto Winston Churchill, e i successi ottenuti con la riabilitazione equestre sembrano dargli ragione.
Sono diverse in Italia le realtà impegnate in questo importante settore, ancora non disciplinato per legge ma ampiamente riconosciuto sul campo da medici ed educatori. Diversi gli approcci, il cavallo sempre al centro, per affrontare numerose patologie o situazioni di disagio. Sul versante sportivo operano Comitato Italiano Paralimpico e Fisdir, mentre la federazione equestre (FISE) ha aperto un apposito dipartimento per la riabilitazione.
Dietro i cavalli trotterellano oggi anche i cugini asini, impegnati nell’onoterapia, mentre cani e altri “pet” sono ormai presenze consuete negli ospedali o vicino alle persone malate. La chiave dell’intervento è sempre la differenza tra uomo e animale, che porta alla conoscenza e alla collaborazione. Nell’insieme si parla di terapie/attività assistite dagli animali: numerose le proposte formative, mentre AIPATA, associazione professionale del settore, tutela il benessere degli animali, la preparazione degli operatori e la qualità dell’intervento sugli utenti. A Roma è attiva nel settore la cooperativa sociale el Nath, in cui è possibile un approccio integrato con cavalli, asini, cani e piccoli animali.