Vacanze con la crisi


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Bimbi 'globetrotter', meglio dopo i 5 anni

Se son troppo piccoli da evitare i viaggi transcontinentali g

Bimbi giramondo con lo zaino in spalla e le scarpette da trekking ai piedi? Via libera alle avventure transcontinentali anche per loro, ma "meglio dopo i 5-6 anni d'età". A suggerire prudenza ai genitori 'globetrotter' in partenza con figli piccoli al seguito è Ornella Cappelli, presidente dell'Associazione italiana donne medico e specialista in igiene e sanità pubblica.

"Consiglio di evitare ai bimbi di pochi anni certi stress" legati ai grossi sbalzi climatici, alimentari o di fuso, spiega l'esperta. Stravolgere completamente le abitudini di vita di un bambino troppo piccolo ha i suoi rischi, avverte Cappelli, anche se "è vero - ammette - che girando il mondo si incontrano tantissimi bimbi stranieri" pronti ad affrontare senza traumi anche le trasferte più dure.

"I nostri sono forse un po' più abituati a vivere nella bambagia", ma rimandare i viaggi più impegnativi di qualche anno è comunque utile. "Un bambino di 5-6 anni è anche più in grado di controllarsi, di farsi capire dagli adulti e quindi di comunicare le proprie esigenze", precisa la specialista. Non solo. Il suo organismo è anche più attrezzato a far fronte a possibili insidie.

Le mamme e i papà più temerari che decidono ugualmente di 'svezzare' in fretta il proprio bimbo, Cappelli raccomanda di "prestare grande attenzione al rischio di disidratazione. In caso di dissenteria, per esempio, i bimbi sono assai più esposti a questo pericolo e quando sono piccoli possono disidratarsi a velocità altissima". Per evitare shock potenzialmente fatali, "nel caso dei bimbi l'intervento deve essere pronto, mirato e deciso: bisogna idratarli molto, tenerli al fresco, controllare ogni sintomo" e se necessario intervenire con i farmaci più adatti.