di Juana San Emeterio
RAGAZZI MIEI
Di Scott Hicks, Australia-Gran Bretagna 2009 (Walt Disney)
Clive Owen, Laura Fraser, George MacKay Emma Booth, Julia Blake, Erik Thomson, Natasha Little, Adam Morgan, Alexandra Schepisi
Essere padri è un’impresa difficile soprattutto quando si deve imparare all’improvviso dopo aver delegato il ruolo di genitore ad una prima e ad una seconda moglie. Quali sono le regole e i modelli da cui prendere esempio? Non c’è una sola risposta possibile ma percorsi diversi. Scott Hicks , il regista di “Shine” e “Cuori in Atlantide”, ci racconta l’esperienza descritta nel libro autobiografico di Simon Carr, un cronista politico.
Siamo nel sud dell’Australia, Joe Warr (Clive Owen) è un giornalista sportivo britannico che si è trasferito per la seconda moglie dalla quale ha avuto un bambino. Joe per lavoro è spesso lontano da casa ma all’improvviso si deve occupare del piccolo che ha sei anni perché muore la giovane consorte. L’uomo ancora sconvolto da questa perdita deve far fronte alle quotidiane difficoltà familiari, cercando inoltre di aiutare il figlio minore Artie a superare il suo immenso dolore. Presto poi fa la sua comparsa anche Harry, il figlio adolescente di Joe, nato dal suo primo matrimonio, che si unisce, con il proprio bagaglio 'emotivo', in questa difficile situazione. Senza sapere bene come muoversi, padre e figli decidono di lasciarsi alle spalle le convenzioni del mondo degli adulti, optando per una vita basata sulla massima libertà e sregolatezza. Joe però è costretto a prendere in mano le redini e a comportarsi da genitore, conservando l'allegria e l'esuberanza sperimentate nell'altro stile di vita.
Il divo Clive Owen che interpreta un personaggio molto lontano dai suoi ruoli, riesce a dare un’immagine inconsueta e non retorica di questo vedovo in cerca di una strada personale dell’essere padre. Diventa per i suoi due figli una sorta di compagno di giochi ma anche un altro maschio con cui scontrarsi o ritrovarsi. Il film mette a confronto le tre figure maschili in una casa nella campagna australiana dove si tengono lontane le donne con le loro ricette, seduzioni e richieste. In questo rapporto famigliare devono crescere non solo i bambini ma anche l’uomo adulto che deve superare il proprio egoismo e confrontarsi con le responsabilità difficili da capire per un altro ‘ragazzino’.