Giornata Internazionale contro Omofobia


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Omofobia, Napolitano: combatterla sia causa comune

Il presidente della Repubblica ha incontrato le associazioni omosessuali napolitano_concia_296

“Questa non è soltanto la causa degli omosessuali, così come la causa dei diritti delle donne non è solo la causa delle associazioni delle donne. E’ una causa comune, è una causa generale, è una questione di principio, è una questione di fondamento costituzionale”. Sono le parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nell’incontro al Quirinale per la VI Giornata internazionale contro l’omofobia, al quale hanno preso parte il ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna e la deputata del Pd Anna Paola Concia, relatrice della proposta di legge per il contrasto dell'omofobia e transfobia.

E’ la prima volta in Italia che un Capo dello Stato incontra la comunità Lbgt, (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali). “Una giornata straordinaria” il commento delle associazioni omosessuali.

"Ho molto apprezzato quello che il Ministro ci ha detto circa i progressi che si stanno realizzando anche nel delicatissimo campo della lotta contro l'omofobia - ha continuato Napolitano -. E' indubbio che si debba avere un adeguamento delle normative per superare discriminazioni, per sanzionare violenze ed anche per affrontare con tutta la libertà, e sapendo che si tratta di un tema controverso, il tema dei riconoscimenti da dare.

Su ciò si discute nel Parlamento, non so quanto si sia vicini o lontani da soluzioni che mi auguro sempre siano soluzioni condivise. Nello stesso tempo - ha concluso il Presidente Napolitano - appare chiaro che c'è una stretta interconnessione e influenza reciproca tra ciò che cambia nelle norme e ciò che può cambiare nella cultura e nel costume".

Toccanti le parole di Mara Carfagna: "Consentitemi un pensiero particolare all'onorevole Anna Paola Concia, alla quale sono grata per l'impegno e la delicatezza che ha speso per farmi conoscere la ricchezza del mondo associativo qui presente, con tutte le sue sfumature, e per avermi aiutata a sfondare il muro della diffidenza della quale penso di essere stata allo stesso tempo vittima e inconsapevole responsabile, in un passato remoto, ormai ampiamente superato".

Il ministro ha poi annunciato l’attivazione, entro il 2012, di una rete territoriale degli uffici antidiscriminazione e ha ribadito che il Parlamento ''si appresta a ridiscutere un'aggravante per i reati commessi in questo ambito”.

Carfagna ha ribadito che ''non si possono più tollerare nel nostro paese,civile e democratico, fondato sulla libertà di espressione e di pensiero, episodi di aggressione ai danni dei cittadini omosessuali. Questi fatti dimostrano come siano tuttora esistenti piccole sacche di inciviltà che devono essere cancellate, che si debbano svuotare quei serbatoi di odio che alimentano la sottocultura omofoba di chi ha paura del ‘diverso'. E piccoli gesti possono condurre ai grandi risultati'' .

Il ministro ha poi assicurato che "il rifiuto di ogni forma di discriminazione e la ricerca di una piena uguaglianza tra tutti gli esseri umani rappresentano sicuramente due punti fermi attorno ai quali le Istituzioni, a partire dalla principale, che il Presidente autorevolmente rappresenta, e tutto il Parlamento, sono uniti. Il fatto che siamo tutti qui a riflettere sulla necessità di sradicare e neutralizzare il fenomeno, lo conferma” ha concluso il ministro.