Ambiente


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Un mare di catrame

Ogni anno nel Mediterraneo vengono sversate fino a 650mila tonnellate di petrolio b

"Ogni anno nel mare Mediterraneo vengono versate dalle 400mila alle 650mila tonnellate di idrocarburi (petrolio, oli, rifiuti oleosi ecc.)": è la denuncia contenuta nel dossier 'Un mare di idrocarburi' presentato a Roma dall'associazione ambientalista 'Marevivo'.

Nel Mediterraneo operano quotidianamente 300 petroliere, che per compiere gli ordinari cicli operativi della navigazione (lavaggio delle cisterne, scarico delle acque di zavorra e di sentina ecc.) causano il cosiddetto 'inquinamento volontario'. "Il trasporto marittimo di idrocarburi rappresenta il 40% del traffico marittimo mondiale - si legge nel testo - e il 25% del movimento globale dedicato agli idrocarburi si concentra proprio nel Mediterraneo, nonostante questo rappresenti solo lo 0,7% delle acque del pianeta. Con 38 milligrammi di sostanze nocive a metro quadrato, si è così aggiudicato il triste record di densità di catrame pelagico rilevato".

Nel dossier, Marevivo denuncia anche quaranta richieste per la ricerca di petrolio in 10 mari italiani, dall'Adriatico alla Sicilia, inoltrate da diverse compagnie petrolifere negli ultimi due anni e al vaglio delle istituzioni competenti alla voce, nella maggior parte dei casi, ‘permesso di ricerca’. Secondo l'associazione "è arrivato il momento di chiedere ai signori del mondo di sedersi a un tavolo per disegnare una strategia di salvaguardia del mare, mettendo a punto politiche concertate e misure di tutela che possano garantire agli oceani di continuare a svolgere il loro ruolo di produzione dell'80% di ossigeno e di assorbire il 30% di anidride carbonica".

Altro preoccupante primato, denuncia il dossier dell'associazione, è dovuto alla pesca selvaggia: il Mediterraneo è il mare con la più alta percentuale al mondo di squali in pericolo di estinzione. In alcune zone dei nostri mari, gli squali sono diminuiti del 97%. Un fenomeno che si dirada in diversi livelli di rischio: il 42% degli squali risulta in pericolo di estinzione, il 18% rischia di diventarlo, il 14% è limitato a un livello di pericolo e per il 26% non esistono dati.