Bimbi e cooperazione internazionale


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Il grande cuore apuano

Il dottore dei bambini y

I piccoli pazienti con problemi cardiochirurgici vengono ricoverati all’Ospedale pediatrico apuano. Il dottore Bruno Murzi è capo-dipartimento pediatrico della Fondazione Cnr/Regione Toscana Gabriele Monasterio di Massa e primario di cardiochirurgia.

Dottore, quanti bambini che vengono da aree disagiate vengono operati in questa struttura?
La Regione Toscana garantisce fondi per operare gratuitamente 40 bambini ogni anno presso la Fondazione Monasterio.

I bambini sono accompagnati da familiari, durante il ricovero?
Vengono ricoverati quasi sempre almeno con un genitore o un familiare. C’è un sistema di organizzazione ormai ben collaudato che prevede l’aiuto di associazioni di volontariato. Noi siamo supportati in maniera importante da “Un cuore un mondo”. Sono i volontari che si occupano dei problemi logistici: l’arrivo dei bimbi, la gestione delle traduzioni e i rapporti con le famiglie. Quando termina il ricovero i bimbi e i loro familiari vengono appoggiati in appartamenti appositamente affittati dove rimangono il tempo necessario per effettuare i controlli post operatori.

In che condizioni arrivano i bimbi che operate?
Molti arrivano da noi non soltanto con problemi di cardiopatia congenita o acquisita, ma con tutta una serie di problemi di carattere nutrizionale, infettivo o di altro genere e quindi c’è molto spesso la necessità di preparare in maniera adeguata i bimbi all’intervento e il decorso post operatorio è più lungo rispetto a quello di piccoli che vengono da Paesi come l’Italia.

Questi bimbi nei Paesi di origine non potrebbero in nessun caso essere seguiti?
Nei Paesi di origine non esistono risposte per questo tipo di patologie e senza essere operati non arriverebbero all’età adulta. Per quei pochi che noi riusciamo a vedere (e a salvare ndr) ce n’è una marea che scompare. C. G.