Maratona notturna per i ministri delle Finanze dell'Ue, che a Bruxelles hanno trovato l'accordo per un piano salva-euro che potrebbe raggiungere i 720 miliardi. Al fondo, che dovrebbe scongiu- rare che la crisi greca "contagi" altri Paesi dell'Eurozona, non partecipa la Gran Bretagna.
La cifra sarà composta da 60 miliardi di prestiti dalla Commissione europea e da 440 miliardi di prestiti o garanzie dei Paesi della zona euro. In aggiunta, vi sarà un contributo del Fondo monetario internazionale,che potrebbe arriva- re a 220 miliardi. Primi"apprezzamenti" dai mercati: Tokyo ha aperto a +1,30, e l'euro è risalito su dollaro e yen.
Tremonti: "Un lavoro fatto bene"
"Un lavoro fatto bene". E' il commento del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, dopo l'accordo raggiunto all'Ecofin sul piano per sostenere i Paesi della zona euro in difficoltà.
"La soluzione è stata trovata - ha sottolineato il nostro ministro - soprattutto grazie al contributo di Francia, Germania e Italia".
Tremonti ha anche annunciato l'anticipo a dopodomani della prima riunione della task force Ue che dovrà riformare il patto di stabilità e di crescita, come richeisto dal Consiglio europeo del 25 marzo scorso.
Bce sosterrà il mercato secondario
La Banca centrale europea ha deciso "misure significative" per difendere la zona dell'euro e la moneta unica dalla speculazione.
Lo ha detto il commissario Ue agli Affari monetari ed economici, Olli Rehn, al termine dell'Ecofin.
"Per esempio -ha precisato Renh- la Bce interverrà sul mercato secondario" per comprare titoli obbligazionari, ipotizzando quindi che l'istituto possa prestare soldi ai governi degli Stati membri che avessero difficoltà a reperire risorse sui mercati.
Portogallo e Spagna, nuove misure
Durante la riunione straordinaria di Bruxelles, l'Ecofin ha chiesto a Spagna e Portogallo di impegnarsi da subito ad adottare misure supplementari per la correzione del deficit.Entrambi i Paesi hanno aderito alla richiesta: entro il 2010 dovranno realizzare manovre aggiuntive pari all'1,5% del Pil, mentre nel 2011 la correzione dovrà essere del 2%.
Il Consiglio si è felicitato con i Paesi della penisola iberica per la loro volontà di fare scelte "supplementari di risanamento del bilancio nel 2010 e nel 2011 e di presentarne i dettagli" il 18 maggio nella prossima riunione dei ministri finanziari europei.
Fmi: sostegno a Ue e a Bce
Il fondo monetario internazionale "sostiene fortemente i passi annunciati dall'Unione Europea e dalla Bce per ripristinare la fiducia e la stabilità finanziaria nell'eurozona". Lo dice il direttore generale dell'Fmi, Dominique Strauss-Kahn, sottolineando che "l'attuazione di misure per riportare su una strada sostenibile i conti pubblici è essenziale".
"L'Fmi -assicura Strauss-Kahn- giocherà la propria parte, nell'interesse della comunità internazionale,nell'affrontare le attuali sfide".