E' in atto una fuga dalle metropoli verso i piccoli Comuni giustificata dal fatto che oltre la metà degli italiani (51%) vorrebbe abitare in uno di 5.709 municipi italiani con meno di cinquemila abitanti alla ricerca di una migliore qualità della vita grazie a una maggiore sicurezza sociale, alla buona alimentazione, a un ambiente più sano e alla semplicità nel costruire rapporti personali più duraturi.
E' quanto emerge dal sondaggio effettuato dal sito www.coldiretti.it in occasione della domenica di ''Voler bene all'Italia'', la festa nazionale dei piccoli Comuni italiani con molteplici e curiose iniziative organizzate dagli imprenditori della Coldiretti insieme a Legambiente.
La tendenza rilevata dal sondaggio è confermata dalla fuga in atto dalle sei metropoli italiane con più di 500 mila abitanti dove si registra una riduzione della popolazione di 10.714 unità mentre cresce quella nei piccoli Comuni con meno di cinquemila abitanti dove in un anno ci sono stati 65.794 residenti in più.
E' l'analisi della Coldiretti sul bilancio demografico dell'Istat al primo gennaio 2009 dalla quale si evidenzia che nei piccoli Comuni italiani vivono attualmente oltre dieci milioni di italiani (10.397.438) mentre solo poco più di sette milioni (7.163.142) hanno scelto le grandi metropoli.
Nell'indagine, Coldiretti ha preso anche in considerazione le produzioni del territorio: è emerso che tre piccoli Comuni su quattro sono il luogo di riferimento per gli allevamenti destinati alla produzione di formaggi o salumi italiani a denominazione di origine (Dop) mentre nel 60% dei piccoli Comuni si trovano gli uliveti dai quali si ottengono i 40 oli italiani a denominazione di origine.
I Comuni sotto i 5.000 abitanti, dunque, coprono un territorio, sottolinea Coldiretti, dove grazie all'agricoltura si coltiva oltre la metà della produzione agroalimentare nazionale che ha reso celebre il Made in Italy. Sono circa 400.000 le imprese agricole localizzate nei piccoli Comuni italiani che contribuiscono, conclude Coldiretti, all'economia nazionale nel settore del turismo enogastronomico e ambientale, comparto in costante crescita con un fatturato stimabile in 5 miliardi di euro.