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I luoghi del cuore

Un voto per farli conoscere e proteggerli trapani_colombaia_296

Quale sarà stato il luogo del cuore di Giuseppe Garibaldi? Teano? L'albero del giardino di Caprera? Il porto di Marsala? Proprio Garibaldi è stato scelto come “testimonial” della quinta edizione del censimento "I luoghi del cuore", promosso dal FAI - Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Garibaldi unì l'Italia. Ora tocca agli italiani farla conoscere, amarla, proteggerla.

Un luogo del cuore appartiene alla geografia, alla storia, ma anche e soprattutto alla memoria di ciascuno di noi, che l'ha fatto proprio. Tutti abbiamo almeno un luogo del cuore dal significato speciale. Non è necessariamente un sito famoso, un panorama spettacolare, un monumento storico. Può essere un giardino, una spiaggia, un faro o un borgo, una piccola chiesa o un isolotto. Di qualunque genere sia, se scompare, ci fa soffrire, ci fa sentire più poveri, più vuoti.

Il censimento
Per questo dal 7 maggio al 30 settembre, il FAI invita tutti gli italiani a segnalare il proprio luogo del cuore, perché se certamente non svanirà dalla nostra memoria, rischia di scomparire dalla geografia e dalla storia. Un luogo che sia inconfondibilmente italiano - al quale vogliamo dare un futuro sicuro - in cui ciascuno possa riconoscersi e riconoscere quel "territorio comune" fatto di cultura, arte e paesaggio che caratterizza in maniera particolare ed esclusiva il nostro Paese. Il nostro cuore non basta a difenderlo: per tutelarlo è necessario farlo conoscere. Il significato del censimento del FAI "I luoghi del cuore", è proprio quello di difendere e di aiutare tanti luoghi a volte dimenticati o in pericolo, di trasformare il loro incerto presente in un futuro certo. Un momento di presa di coscienza personale e collettiva, per dimostrare a se stessi e a tutta la comunità che ogni italiano può avere un ruolo attivo e concreto nella difesa di quel patrimonio d'arte e di natura che è l’identità del nostro Paese.

Cosa bisogna fare
Per farlo, basta una firma. Meglio se unita a quelle di migliaia di altre persone: l'unione fa la forza e la prova sta nelle numerose mobilitazioni spontanee collettive in difesa di un bene comune che hanno caratterizzato le precedenti edizioni del censimento. Le segnalazioni al FAI hanno il potere di dare visibilità a ciò che amiamo, di far conoscere luoghi e monumenti magari poco noti che hanno bisogno del nostro aiuto e rappresentano un gesto di partecipazione attiva: intervenire infatti significa sventare l'indifferenza, il più potente alleato del degrado.

Il FAI e i 150 anni dell’unità di Italia
Proprio mentre ci si appresta a celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia, il censimento del FAI assume un significato particolare e si lega al convegno dedicato ai linguaggi d'Italia organizzato dalla Fondazione ad Ascoli Piceno lo scorso febbraio: in quella sede, il senso di appartenenza e di unità venne sottolineato nei suoi vari aspetti storici e artistici. L'Unità d'Italia infatti non è solo quella dei libri di storia, né quella di cui, un secolo e mezzo fa, fu artefice Giuseppe Garibaldi. Ben prima dell'unità politica del nostro Paese le nostre radici storiche, artistiche e geografiche ci hanno dato un'identità di popolo, ci hanno fatto riconoscere in un patrimonio comune che va oltre l'appartenenza geografica, le regioni e le città in cui viviamo. Un patrimonio che dobbiamo difendere in ogni modo. Uno di questi è proprio il censimento del FAI, come dimostrano la partecipazione e i risultati.

Il successo di Trapani
Grazie alle segnalazioni a "I luoghi del cuore" è stato raggiunto un grande successo dalla gente di Trapani che ha inviato ben 7.052 voti contro la burocrazia che da anni blocca ogni tentativo di recupero del Castello della Colombaia, antichissima fortezza all'ingresso del porto cittadino. Il FAI ha fatto da megafono per quelle voci inascoltate e oggi si può annunciare il recupero del Castello da parte della Regione Siciliana.