La nuova Citroen C6 ha un’antenata molto illustre, costruita dal 1928 al 1934. Già allora, la C6 ha una grande raffinatezza e viene realizzata in diverse versioni e differenti cilindrate, dal 2.242 cc. con 45 cavalli al 2.650 cc., 6 cilindri, da 50 cv, con velocità superiori ai 103 e 105 orari. C’è anche un modello E, che sta per “elargiè”, cioè più lunga. La C6 nel secolo scorso è stata venduta fino al 1934, insieme alla C4, in 304.342 unità. La sigla C6 deriva dall’iniziale della Casa e dal numero dei cilindri. Viene progettata, insieme alla C4, con l’intento preciso di realizzare una produzione di serie di gusto americano e francese insieme. Lo scopo è di voler accrescere la presenza della Marca su tutti i mercati. In Europa e negli Stati Uniti.
Ma il top dell’eleganza, della raffinatezza e della ricercatezza della C6 si trova, naturalmente, in quella che viene offerta al Papa nel 1930. E’ esattamente il 9 giugno 1930 quando la Citroen Lictoria Sex entra nel Cortile di San Damaso, nel Vaticano. L’auto viene realizzata per ricordare i Patti Lateranensi e il Giubileo del sacerdozio del Papa. La Licetoria Sex entra in Vaticano dopo la Bianchi Tipo 15 (1922), la Bianchi Tipo 20, del settembre 1926, la Fiat 525 M (21 aprile 1929), l’Isotta Frachini 8° (1 maggio 1929) e la Graham-Paige 837 del 22 dicembre 1929. La Lictoria Sex di Pio XI
La Lictoria, pur mantenendo la configurazione classica all’esterno, è allestita all’interno con una chiara indicazione per l’augusta persona del papa. Come avveniva nel protocollo delle carrozze papali, all’interno viene realizzato un habitat con particolari cure nell’allestimento, tutte indirizzate alla persona del Papa. Uno speciale habitat in cui si evidenzia un grande splendore e, come prevede il cerimoniale pontificio, con il trono, situato in fondo alla vettura in modo da dominare l’intero abitacolo. Nella parte alta c’è la raffigurazione dello Spirito Santo, presente nelle carrozze del Papa e sui mezzi di trasporto dei Pontefici.