Sono tre le persone morte in una banca in fiamme ad Atene nel corso delle violente proteste contro le misure economiche decise dal governo. Lo affermano fonti dei servizi di emergenza, citate dalla Bbc. Decine di migliaia di persone sono scese oggi in piazza ad Atene in occasione di uno sciopero generale contro il piano di austerità che sta paralizzando il paese.
Dopo le manifestazioni e l'astensione dal lavoro proclamate ieri dal sindacato dei dipendenti pubblici Adedy e da quello comunista Pame, la protesta oggi si e' estesa e trasformata in sciopero generale con la discesa in campo della confederazione del settore privato, Gsee. Lo sciopero generale, il terzo dall'inizio della crisi e il primo dopo l'annuncio delle nuove misure di austerita', sta fermando il paese oscurato da un black out informativo, a causa dello sciopero dei giornalisti, e bloccato dallo stop al traffico aereo, ferroviario, marittimo e urbano (questo parziale per consentire l'arrivo dei manifestanti). Sono chiusi inoltre ospedali, scuole, banche, uffici pubblici e negozi (questi ultimi con l'eccezione di Atene).
Il piano di austerita', che deve essere votato in parlamento domani, e' criticato, oltre che dai sindacati, da tutta l'opposizione politica che, a cominciare da Nuova Democrazia (ND, centrodestra), votera' contro. Unica eccezione, forse, il piccolo partito di estrema destra Laos. La legislazione ha tuttavia sulla carta l'approvazione garantita grazie alla maggioranza di 160 seggi su 300 di cui gode il partito di governo Pasok.
Il piano concordato con Ue-Fmi in cambio di 110 miliardi di euro in tre anni, prevede nello stesso periodo una riduzione della spesa per 30 miliardi grazie al congelamento dell'impiego e a tagli su salari e pensioni per i dipendenti pubblici, riforma fiscale con aumento dell'Iva e delle imposte su carburanti, alcolici, sigarette e beni di lusso. Nonche', in virtu' della riduzione delle indennita' di licenziamento e degli straordinari, l'estensione della possibilita' di licenziare nel settore privato.
Contro il piano sono scesi oggi in piazza, con slogan contro il governo l'Ue e il Fmi, operai, impiegati, agricoltori, studenti, professori e pensionati, insieme all'intera sinistra parlamentare ed extraparlamentare e al movimento anarchico, con marce e concentrazioni in tutto il paese.