Coppa Italia


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E' il giorno di Roma-Inter

Stasera all'Olimpico si gioca la finale. In uno stadio blindato (tutto esaurito) agenti in borghese e 600 steward. Per l'Inter, Sneijder out. Per la Roma, Burdisso al posto di Cassetti e Toni in panchina. Uno sguardo ai principali giornali sportivi, Gazzetta e Corriere dello Sport 296_ranieri_mourinho

C'è un giallo Sneijder alla vigilia di Roma-Inter. Come riferisce il Corriere dello Sport, Mourinho in conferenza stam­pa ha annunciato che l'olandese non sarà in campo, facendo capire che dopo le due ga­re della scorsa settimana contro il Barcel­lona e la Lazio, ha avuto un riacutizzarsi del problema muscolare al retto femorale sinistro. La notizia ha mandato in fibril­lazione la tifoseria nerazzur­ra che temeva di non avere l'olandese per la finale del 22 a Madrid contro il Bayern Monaco. In realtà non è da escludere addirittura una presenza in campo dell'ex Real Madrid per la partita di stasera. O dal 1' o partendo dalla panchina. Wesley non vuole assolutamente mancare, ha rassicu­rato i compagni e verificherà stamani le condizioni del muscolo.

La rifinitura
Ieri pomeriggio, in un Fla­minio blindato per i circa 200 tifosi neraz­zurri accorsi ( a bordo campo presente Mennea, amico del tecnico di Setubal), ha preferito non rischiare e si è sottoposto so­lo a terapie, ma oggi la storia potrebbe es­sere diversa. Sempre il Corriere dello Sport parla di un Mourinho che, in un cli­ma di tensione con la Roma, ha voluto far pretattica e il colloquio avuto a favore di telecamere e fotografi con il dottor Combi prima dell'inizio della seduta non è stato ca­suale, ma volto a sottolinea­re l'assenza di quello che è considerato il giocatore chiave dell'Inter. Rischiarlo con la Roma sarebbe un az­zardo troppo grande? Anche in passato sembrava così e poi Sneijder è andato in campo. Magari succederà anche stavolta...

Qui Roma
Sembra tutto troppo facile. La Roma con il quattro-due-tre-uno spallet­tiano per provare a portare nella bache­ca di Trigoria la decima coppa Italia che, nel caso, consentirebbe anche di cucire sulla maglia la stella d’argento. Claudio Ranieri, come sempre del resto, ieri non ha dato un’indicazione che fosse una sul­la Roma che stasera manderà in campo dall’inizio contro l’avversaria di sempre, ennesimo faccia a faccia tra Inter e Ro­ma che in questi ultimi anni hanno gio­cato contro fino quasi a stancarsi. Il tecnico romanista dovrà fare a meno di Marco Cassetti, squalificato, nel ruolo di esterno destro basso, con Cicinho rispedi­to in Brasile nel mercato di gennaio e Marco Motta che di fatto è stato boccia­to dallo staff tecnico, non può esserci un altro sosti­tuto che non sia l’ex interista Nicolas Burdisso che anche in maglia gialloros­sa, in passato, qualche partita da ester­no l’ha giocata (una volta anche a sini­stra). Lo spostamento dell’argentino pro­muove automaticamente Philippe Me­xes al centro della difesa in coppia con Juan. Sulla fascia sinistra John Arne Rii­se, e chi altri se no?, il norvegese che in questa stagione sta giocando a livelli da stakanovista puro. Non c’è da discutere neppure sul nome dei due mediani, sa­ranno Pizarro e De Rossi, con il cileno che avrà più compiti di regia, mentre il biondo di Ostia avrà maggiore licenza di sostenere la manovra offensiva.

A Roma come a Barcellona
Le notti di vigilia dell'Inter, riporta la Gazzetta dello Sport, non finiscono mai, tra clacson, trombette, cori ostili e grida di tifosi avversari, questa volta non blaugrana ma giallorossi. Stanotte sono saliti in una cinquantina sulla collina di Monte Mario dove l'Inter è alloggiata in un grande albergo in vista della finale di Coppa Italia con la Roma. Il campionario è stato quello solito per creare fastidi ai giocatori in ritiro, solo che stavolta, a differenza della Catalogna, sono intervenute prontamente le forze dell'ordine. quiete — Una cinquantina tra poliziotti e carabinieri hanno infatti convinto in maniera decisa perlomeno altrettanti tifosi romanisti, desiderosi di attentare alla quiete di Mourinho e dei tanti suoi campioni, ad andarsene. Per la verità l'allenatore nerazzurro se lo aspettava, come da dichiarazioni della conferenza stampa del pomeriggio. Ma dall'Inter la segnalazione era evidentemente arrivata in questura. Fatto sta che il primo contropiede della finale assai travagliata, realizzato dalle forze dell'ordine, è andato a segno.

600 steward
Ancora il Corriere dello Sport conferma che questa sera saranno prese le massi­me misure di sicurezza. Ispezioni ac­curate ad opera di Polizia e Cara­binieri, delle unità degli artificie­ri e unità cinofile specializzate in operazioni di antisabotaggio e or­dine pubblico sono state attuate all’Olimpico già ieri sera, in vista della finale di Coppa Italia di og­gi. La Questura di Roma monito­ra la situazione e predispone un servizio di sicurezza alla stre­gua delle altre partite di cartello di questa stagione, in particolare Roma- Inter e Lazio-Roma che si sono disputate recentemente.

Vertice per la sicurezza
Ieri è intervenuto il Capo di Gabinetto della Questura, Filippo Santarelli: «Si è svolto un tavolo tecnico tra tutte le forze coinvolte all’evento. Una riunone che ha visto presenti esponenti della Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Mu­nicipale, Vigili del Fuoco, Comu­ne di Roma, delle due squadre di calcio, della Lega e del Coni. Avremo l’ausilio di un elicottero che riprenderà le immagini dal­l’alto e che saranno subito girate in Questura per la valutazione. Saranno impegnate anche Polizia stradale e ferroviaria per assicu­rare un sicuro e tranquillo percor­so ai tifosi. Ci saranno agenti den­tro e fuori lo stadio, in borghese, in divisa e in tenuta antisommos­sa, insieme a 600 steward previsti». Insomma la situazione è tenuta sotto controllo dalle forze dell’or­dine, «come per gli incontri di Champions League, che hanno dato buoni risultati», ha concluso Santarelli.