Dopo le temperature quasi estive della settimana scorsa, sul nord dell'Italia è tornato il maltempo, con freddo e piogge. E nei prossimi giorni dovrebbero essere investiti anche il centro e il sud della penisola. Tutto ciò chiama in causa un fenomeno ben conosciuto anche ai frequentatori delle previsioni del tempo, quello grazie al quale gli italiani hanno familiarizzato con la meteorologia fin dai tempi del colonnello Edmondo Bernacca, e sul quale si è anche molto scherzato.
''Un'anomalia in una zona settentrionale, quella della Corrente del Golfo - spiega Andrea Buzzi, dirigente dell'Istituto di Scienze dell'atmosfera e del clima (Isac) del Cnr di Bologna - fa sì che le perturbazioni abbiano seguito quest'inverno un percorso più a sud del normale, in pratica è la zona dove dovremmo trovare l'anticiclone delle Azzorre, che invece quest'anno è sparito dalla vista e latita da molto tempo. Più che l'anticiclone delle Azzorre si vede un flusso di correnti occidentali perturbate, che dalle zone meridionali degli Stati Uniti arriva fino alla Spagna, al Portogallo, alla Francia e all'Italia, quindi più a sud del normale. In questo momento l'anticiclone lo troviamo più a nord, in una zona tra la Scozia, l'Islanda e l'Atlantico settentrionale; questa situazione si chiama di blocco atlantico e porta tempo perturbato sul Mediterraneo occidentale''.
Sembra quasi la vendetta di un evento trattato molto spesso con un filo di ironia, e del quale si avverte invece ora l'assenza, con una primavera che a tratti ha l'apparenza di una prosecuzione della 'brutta stagione'. ''Veniamo da un inverno molto anomalo come circolazione di aria - conferma Buzzi – e risentiamo un po' della coda di questa anomalia, per cui l'Europa meridionale, soprattutto quella Occidentale, è stata colpita da frequenti perturbazioni, anche con eruzioni di aria fredda e nevicate. Questa anomalia è stata non tanto di temperature quanto di frequenza di perturbazioni e di precipitazioni, più elevate del normale anche sul sud dell'Italia, non solo sul nord e sul centro''.
Sulle aspettative per i prossimi giorni e sull'arrivo dell'estate, il meteorologo precisa che si possono fare solo ipotesi probabilistiche. ''Fino alla metà di maggio – conclude Buzzi - il tempo dovrebbe essere molto piovoso, con intervalli, però con precipitazioni molto più intense di quelle consuete. Dalla seconda metà di maggio in poi sembra che ci possa essere un'ondata di caldo che prelude all'estate, con rialzi di temperature significativi''.