La meta della settimana


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Montagnana, il Rinascimento in scena

In quest'inizio di primavera, il borgo in provincia di Padova è una meta ideale per godere di arte e cultura b

Se fosse possibile arrivare a Montagnana planando dall'alto, avremo davanti a noi l'immagine di una città ancora oggi in tutto e per tutto rinascimentale. La grande cinta muraria con le sue torri di avvistamento l'avvolge in un abbraccio protettivo. I tetti marroni, la piazza del Duomo e il castello spiccano nel disegno urbano.

In quest'inizio di primavera, il borgo in provincia di Padova è una meta ideale per godere di arte e cultura. L'anima rinascimentale di Montagnana si percepisce passeggiando per le sue strade con gli antichi palazzi signorili che impressionano per l'eleganza delle loro facciate.

Il palazzo Magnavin-Foratti, residenza della moglie del condottiero Erasmo da Narni detto il Gattamelata, ne è un esempio. In piazza del Duomo troviamo invece Palazzo Valeri e l'antico Monte di Pietà. Il duomo è un gioiello dalle forme tardo gotiche con aggiunte rinascimentali: conserva al suo interno capolavori di Paolo Veronese e del Giorgione.

La cinta muraria è l'orgoglio di Monta- gnana: 1950 metri di mura merlate con torri a pianta esagonale perfettamente conservate. Da fare una passeggiata lungo il mottone del fossato che ha conservato le di- mensioni originali e che gira intorno alle mura cittadine. La Rocca degli Alberi, che oggi è stata trasformata in un ostello della gioventù, e il duecentesco castello di San Zeno, che vide passeggiare per il suo mastio il feroce Ezzelino da Romano, sono poi due mete imperdibili.