C'è chi punta a un esordio in grande e c'è chi torna per dimostrare che anche in MotoGp è un grande. L'ultimo caso è illustrato dal texano d'adozione Ben Spies. Tre gare nel 2008, in sella a una Suzuki, un sesto posto (Indianapolis) come miglior piazzamento. Nel 2009 è tornato in Superbike, ma non nel campionato americano AMA, dove aveva mietuto successi nel triennio precedente, bensì nel mondiale. E l'impatto, con la Yamaha, è stato devastante: sette Superpole consecutive nelle prime sette tappe, anche se la condotta di gara non è impeccabile e deve sudarsi il titolo mondiale fino all'ultima curva. Fresco di iride, fa in tempo a partecipare all'ultima prova del campionato MotoGp al Ricardo Tormo di Valencia.Ne vien fuori un settimo posto in rimonta, sulla Yamaha del team Tech 3, lo stesso che gli ha dato fiducia per il mondiale 2010.
Esordienti a tutto tondo, invece, i vertici della vecchia 250. I primi quattro del campionato 2009 transitano in blocco nella classe regina. Di Marco Simoncelli, terzo, abbiamo già detto. Hiroshi Aoyama ha centrato il titolo al decimo anno nella classe intermedia. Decisivo per il giapponese il ritorno alla Honda dopo tre anni in KTM. Con la corona mondiale in bacheca, la stessa Honda gli ha offerto, a quasi 30 anni d'età, di provare l'avventura in MotoGp. Sarà l'unico centauro del team Interwetten e costituirà il solo binomio nipponico del mondiale.
Cambia moto ma resta in Italia il secondo classificato del Mondiale 250. Hector Barbera deve abbandonare l'Aprilia, che non è presente in MotoGp e che ha comunque lasciato la classe intermedia in polemica col motore unico della neonata Moto2, per la sella della Ducati del team Aspar. Lo spagnolo non ha mai vinto mondiali, né in 125, né in 250. Tuttavia ha la piena fiducia del team iberico, tanto da essere l'unico pilota. Farà coppia con Loris Capirossi, invece, Alvaro Bautista, quarto lo scorso anno in 250 e campione del mondo 125 nel 2006. Il team Rizla Suzuki lo ha chiamato ad affiancare il collaudato italiano, facendogli fare il salto di categoria. Anche lui lascia l'Aprilia, la casa con cui ha potuto vincere il suo unico titolo iridato.