LA VITA E’ UNA COSA MERAVIGLIOSA

di Juana San Emeterio

LA VITA E’ UNA COSA MERAVIGLIOSA
di Carlo Vanzina, Italia 2009 (Medusa Film)
Gigi Proietti,Nancy Brilli, Vincenzo Salemme, Enrico Brignano, Luisa Ranieri, Anis Gharbi, Emanuele Bosi, Virginie Marsan, Orsetta De Rossi, Sebastiano Lo Monaco, Yuliya Mayarchuck


Carlo ed Enrico Vanzina, regista e sceneggiatore, presentano una commedia corale all’insegna dell’ottimismo, ispirata dal successo tedesco “Le vite degli altri”. Un film che affronta i temi delle intercettazioni, la corruzione e la malasanità con uno stile diverso: niente giovani siliconate e volgarità gratuite ma protagonisti in cerca di una strada diversa in un universo dominato dall’intrallazzo.

Cesare (Enrico Brignano) è un bravo poliziotto romano che si occupa di ‘intercettazioni’ e spia gli altri, quelli che dovrebbero essere ‘i cattivi’. Durante il suo lavoro scopre la vera natura dell'impiego della fidanzata straniera e la lascia, ma anche l’esistenza di una donna di cui si innamora, la bella Laura (Luisa Ranieri). Attraverso di lui si scopre la vita di Antonio (Vincenzo Salemme), presidente di un importante gruppo bancario, al quale i politici chiedono con insistenza fondi neri per finanziare i loro impicci, insoddisfatto della sua vita che cerca un’altra realtà. Poi c’è il proprietario di una clinica dove lavora Claudio (Gigi Proietti), un chirurgo sposato con Elena (Nancy Brilli), che finirà anche lui indirettamente travolto dall’indagine. Claudio inoltre ha problemi con il figlio che gioca alle corse invece di studiare. Nell’inchiesta saranno coinvolti anche Vanessa (Virginie Marsan), la figlia di Antonio, insieme a Marco (Emanuele Bosi), un giovane elettricista. Laura si innamora di Cesare senza sapere che fa il poliziotto e Marco si innamora di Vanessa senza sapere che è figlia di un banchiere. E Claudio e Antonio….

“Questo film nasce dal desiderio di realizzare un film ottimista. Ci sembrava giunto in un momento di crisi globale che colpisce tutti e tutto, mettere in scena una commedia che metta speranza negli spettatori” dice Enrico Vanzina, tra polemica e scherzo: “vorremmo che una volta per tutte non si scrivesse più che noi facciamo i film di Natale perche non li facciamo più da dieci anni. Ne' che si scrivesse che facciamo film pieni di parolacce perché, come dimostra appunto questo lavoro, non è vero. Io e mio fratello che è un grande regista facciamo commedie di italiani e per gli italiani”. Ed è sicuramente molto italiana questa storia piena di malcostume, truffe, tangenti e quell’arte di ‘tu fai un favore a me, io faccio un favore a te’. Un ritratto agrodolce del nostro paese dove affermano i Vanzina “prendiamo di petto non dei veri cattivi, ma dei mezzi cattivi, personaggi che in fondo sfiorano solo la cattiveria e poi si redimono”. E a sorpresa è l’onestà a risultare vincente.