SUL MARE

di Sandro Calice

SUL MARE
di Alessandro D'Alatri, Italia 2010 (Warner Bros. Pictures)
Dario Castiglio, Martina Codecasa, Nunzia Schiano, Vincenzo Merolla, Raffaele Vassallo, Kevin Notsa Mao, Silvio Semioli, Mino Manni, Anna Ferzetti, Barbara Stellato, Adriana Marega


Ci sono, per fortuna, Italie e giovani diversi da quelli televisivi o coi lucchetti. Persone e luoghi così impregnati di realtà da essere distanti anni luce da quella di plastica che in genere ci viene raccontata. D’Alatri, partendo dal romanzo “In bilico sul mare” di Anna Pavignano, ci mostra una di queste storie.

Salvatore (Castiglio) ha vent’anni, vive a Ventotene ed è come un materasso, con un lato estivo e uno invernale. Solo due stagioni. D’estate accompagna i turisti a visitare l’isola con la sua barca, ma d’inverno è costretto a lavorare in nero come muratore sulla terraferma. Nonostante questo, è bello, spensierato, libero. Poi un giorno sull’isola arriva Martina (Codecasa), enigmatica, inquieta, sensuale, pericolosa. E tutto cambia. Salvatore s’innamora, di un amore folle, di quelli che stringe lo stomaco e spezza le gambe. Per la prima volta guarda la sua vita e la vede incompleta. Sogna, sorride, progetta. Fino a quando Martina sparisce nel nulla.

D’Alatri racconta con delicatezza (e per la prima volta in digitale) due storie, come i lati del materasso di Salvatore. C’è l’estate con l’amore e l’inverno col lavoro nero, ed entrambi possono fare molto male. Ma soprattutto ci sono due ragazzi veri: Salvatore che, un po’ come il mito del buon selvaggio, vive nella dimensione tipicamente straniante dell’isola non “contaminata” da una certa civiltà, con una famiglia semplice ma presente, senza internet e senza patente e senza sentirne il bisogno; Martina, invece, che si porta dietro, e anche addosso, sulla pelle, tutte le inquietudini di una vita più nevrotica, con una famiglia assente e più complessa. E mentre si amano, ognuno come è capace, la vita irrompe con la sua brutalità. Sul film aleggia affettuosamente il ricordo di Troisi: Anna Pavignano è stata la compagna e sceneggiatrice di tutti i film dell’attore napoletano, candidata all’Oscar per “Il postino”, mentre D’Alatri dice di aver scelto Raffaele Vassallo, che interpreta l’amico di Salvatore, perché in qualche modo gli ricordava Massimo.