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La biodiversità si difende con un click

Maxi censimento online sulle specie naturali che abitano l'Italia d

Oltre 30 banche dati, messe a disposizione dai soggetti pubblici e privati della ricerca, e più di 40 in corso di acquisizione, per censire le specie naturali che abitano l'Italia. Solo nel 2009 sono circa 17mila le nuove specie naturali rilevate sul territorio nazionale. Questi i risultati finora ottenuti per l'elaborazione del 'network nazionale della biodiversità' (Nnb), un sistema di raccolta informazioni online attraverso il quale saranno censiti, condivisi e pubblicati sul web i database e i risultati delle ricerche sulla biodiversità in Italia. E' quanto previsto dal progetto 'Sistema ambiente 2010', promosso dal ministero dell'Ambiente, in collaborazione con la società di consulenza per lo sviluppo sostenibile Igeam, e presentato a Roma alla sede del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).

Oltre alla creazione di una rete per la raccolta dei dati, è previsto, a scopo divulgativo (e-booking, e-learning, materiali multimediali, etc.), il portale web 'naturalitalia', che sarà inaugurato in Rete il prossimo 22 maggio, in occasione della Giornata internazionale della biodiversità, mentre il prossimo 13 aprile presso il ministero dell'Ambiente si terrà la presentazione, alle Regioni e ai Ministeri competenti, della strategia nazionale per la biodiversità.

Il piano web per le specie
- banche dati: sono finora oltre 70 (31 già informatizzate e 40 in corso di acquisizione) e riguardano i settori più disparati della fauna e della flora italiana e internazionale, corredate da descrizione, immagini, mappe di distribuzione, nomi scientifici e comuni di piante, animali e altri organismi. Tra Le 30 acquisite si distinguono, il primo censimento della flora esotica d'Italia, una ricerca sullo stato di conservazione dei paesaggi e dei parchi nazionali italiani, studi sulla distribuzione delle specie a rischio ogm, degli habitat e delle foreste vetuste e classificazioni dei diversi tipi di muschi, alghe e microfunghi;
- raccolta dati: tra le 40 raccolte dati, che dai faldoni cartacei vengono progressivamente acquisite nel sistema informatico, campeggiano corposi documenti internazionali come il 'Catalogue of life', secondo il quale finora sono oltre 1 Milione (di preciso 1.160.711 accertate nel 2009) le specie conosciute di organismi sulla terra contenute. Ma "questa - si precisa nella raccolta - è probabilmente solo più della metà delle specie conosciute del mondo". Si distinguono, tra gli altri, il 'Global biodiversity information facility', che contiene oltre 120 milioni di dati, l'Ocean biogeographic information system (13 milioni di dati su oltre 79mila specie marine), il Fishbase information system (informazioni su 30mila specie di pesci), il Database for systematics & taxonomy, che conta 210mila specie zoologiche e 40mila botaniche), o il Global butterfly information system con 10mila tipi di farfalle;
- adesione on line: alla raccolta delle informazioni possono aderire tutti i soggeti pubblici e privati della ricerca (regioni, enti locali, università, fondazioni, aziende etc.). E' stato attivato un indirizzo web (http://85.44.32.21/schedennb--2010/homepage.php) dove è possibile registrarsi e mettere a disposizione i propri dati conservandone la proprietà;
- squadra progetto: è costituito da un'associazione temporanea d'impresa, che ha il compito di realizzare il progetto 'Sistema ambiente 2010' voluto dal ministero dell'Ambiente. E' composta dal dipartimento di biologia vegetale dell'università La Sapienza di Roma, dal dipartimento di biologia dell'università Tor vergata e dalle società Igeam e Vitrociset S.p.A. il team è affiancato da un gruppo di lavoro che comprende un partner tecnologico, l'Ipt s.r.l., e una serie di partner scientifici: Comitato scientifico per la fauna d'Italia, Istituto tecnologie biomediche Cnr di Bari, Museo civico di storia naturale di Verona, museo di Storia naturale dell'università di Firenze (sezione zoologia 'La specola'), università degli studi del Molise (Dipartimento di scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio), università degli studi di Palermo (Gruppo ecologia), università del Salento (Dipartimento di scienze e tecnologie biologiche e ambientali), università di Trieste (Dipartimento di scienze della vita).