La metamorfosi è iniziata. Amsterdam, la Venezia del Nord Europa, la città della "gedoogd" (tolleranza ), in maniera repentina e profonda sta cambiando. Per capire cosa diventerà basta soffermarsi sul nuovo piano regolatore, finanziato con milioni di euro e improntato sul restyling di parte della città: via coffee e sex shop, negozi di kebab e souvenir, arriveranno parcheggi sotterranei, grandi magazzini come le Gallerie Lafayette o Harrod' s. A De Wallen, il quartiere a luci rosse, la trasformazione è cominciata: boutique di moda, bar di tendenza e ristoranti etnici stanno sostituendo molte delle case con le prostitute in vetrina e i sex theatre. Non si tratta solo del quartiere a luci rosse, ma di un'era che finisce, di una città che sente bisogno di regole e sicurezza. Anche se molti giovani, e intellettuali contestano la chiusura anticipata dei locali, il divieto di bere in piedi all' aperto e mettono in guardia dalla speculazione degli immobiliaristi olandesi. Il profilo romantico e verde della città non sembra, invece, essere a rischio. Amsterdam è tra le città più vivibili ed ecologiche d’Europa, dotata di un sistema di trasporto moderno e veloce. Ma il modo più divertente per girarla è la bici, percorrendo le lunghe piste ciclabili che attraversano i quartieri più belli della città: dalla zona di Leidseplein, vivace e piena di locali all’ Oude Zijde, la parte più antica della città.
Immutata, nel tempo, l’attenzione e la passione olandese per l’arte. Così al Rijksmuseum (in parte chiuso per restauro) e al Van Gogh museum si è affiancato il nuovo Museo dell’Hermitage. Un centro culturale che fino al 17 settembre ospita la mostra “Da Matisse a Malevich. Pionieri dell’Arte Moderna”, con 75 capolavori dalla collezione permanente dell’Hermitage di San Pietroburgo. L’esposizione consente di ammirare dipinti di maestri francesi e russi del Novecento (12 Picasso, oltre a Derain, Van Dongen, Kandinsky), considerati i precursori del Modernismo. La maggioranza dei pezzi proviene dalla straordinaria raccolta moscovita dei collezionisti e commercianti tessili Ivan Morozov e Sergej Shchukin. I colori della “Stanza rossa” di Matisse che gioca con la luminosità del giallo, la forza onirica del blu, la vitalità dirompente del rosso rimangono impressi negli occhi come una rivelazione di gioia. Si sedimenta, invece, nell’anima il senso di oppressione e il buio della stanza di Anna Frank. Al numero 263 di Prinsengracht c’è l’appartamento in cui per circa 2 anni visse in segreto la famiglia Frank, nel tentativo di fuggire alla persecuzione nazista. Nelle stanze tanti frammenti di una vita in clandestinità, come la libreria che nascondeva l’accesso alla casa, e gli indizi di un futuro negato: quando il 31 marzo del 1945 Anna Frank morì nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, aveva 15 anni. Oggi nella casa museo è esposto il Diario originale: “Spero –spiega Otto Frank- che il diario di Anne continuerà ad ispirarti anche negli anni futuri in modo che tu, nei limiti delle possibilità che avrai, continui ad impegnarti per la conciliazione e la pace.”
Voli diretti per l’Olanda con KLM, Alitalia, Transavia, EasyJet, Ryanair, Wind Jet. Pacchetti che comprendono il biglietto alla mostra, con pernottamento presso hotel quattro stelle a partire da 290 euro.