Scienza


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Quasi come il Big Bang

Al Cern di Ginevra collisioni di particelle a velocità record. Comincia così una nuova era di scoperte e

Le prime collisioni di particelle ad un'energia mai finora raggiunta artificialmente sono state ottenute nel superacceleratore Large Hadron Collider (lhc) del Cern di Ginevra. Viaggiando a una velocità vicina a quella della luce, i protoni si sono scontrati all'energia di 7.000 miliardi di elettronvolt (7 tev) nell'anello da 27 chilometri dell'Lhc, aprendo la possibilità di scoperte capaci di rivoluzionare la fisica. 

I fasci di particelle hanno prima cominciato ad allinearsi e a sincronizzarsi, sempre più vicini, fino a sovrapporsi perfettamente e finalmente sono arrivate le collisioni nei quattro grandi esperimenti dell'acceleratore, accompagnate da applausi fragorosi, grida di gioia, salti. Ovunque nelle sale di controllo del Cern l'entusiasmo è alle stelle.

"E' un momento fantastico per la scienza, comincia una nuova era di scoperte", ha detto entusiasta il direttore generale del Cern, Rolf Heuer, in collegamento dal Giappone con il Cern di Ginevra. Dopo le prime collisioni avvenute all'interno del Large Hadron Collider (lhc), Huer si è collegato con Ginevra insieme col direttore scientifico del Cern, Sergio Bertolucci. "Avete fatto un lavoro incredibile", hanno detto i due direttori a fisici, ingegneri e tecnici che da 16 anni lavorano alla preparazione della gigantesca macchina. Le collisioni avvenute, ha detto Heuer, "sono un evento estremamente significativo, un passo in avanti non solo per la fisica delle Particelle e per la comprensione del microcosmo, ma per l'astrofisica e la comprensione dell'universo". Per Heuer la ricerca che l'Lhc renderà possibile "non soltanto porterà la scienza a capire da dove veniamo e come si evolverà l'univero, ma sarà di aiuto nell'educare i giovani alla scienza e potrà convincere a investire di più nella scienza sia il mondo dei privati sia l'accademia".

Quanto ai piccoli incidenti che hanno fatto rinviare due volte il momento delle collisioni, il direttore generale ha detto che l'Lhc "è una macchina completamente nuova e non è una sorpresa se le cose non funzionano al primo tentativo. E' assolutamente normale non avere collisioni al primo tentativo, ricordiamo la lezione del Settembre 2008", ha aggiunto riferendosi al guasto che aveva costretto la macchina a una lunga pausa a pochi giorni dall'inaugurazione. "Questa volta - ha detto - abbiamo identificato immediatamente il problema e sono fiducioso che non ci saranno rischi di alcun tipo". Per Bertolucci è stato fatto "un passo in avanti senza precedenti nella ricerca fondamentale, un passo nell'ignoto alla scoperta di cose completamente nuove, come la materia oscura, l'esistenza di nuove dimensioni o qual è l'origine della massa"