La città cinese di Shaoxing è la capitale degli hacker. Lo sostiene la Symantec, una società di sicurezza informatica statunitense.
La compagnia americana ha analizzato 12 miliardi di e-mail e ha scoperto che oltre il 30% della posta infetta era stata spedita dalla Cina e che il 21,3% proveniva dalla città di Shaoxing.
Nella ricerca si legge che gli hacker cinesi inviano una grande quantità di e-mail con virus allegati per riuscire a penetrare i sistemi di sicurezza e accedere ai dati sensibili custoditi all’interno dei pc privati e delle aziende statunitensi.
La compagnia americana è riuscita a tracciare i profili dei mittenti della posta elettronica infetta e a individuare così l’origine degli attacchi. E’ la prima volta che gli esperti riescono a capire i veri mittenti, in precendenza - infatti - gli hacker cinesi erano riusciti a nascondere la loro vera identità utilizzando dei server a Taiwan.
La ricerca mostra che la Cina è la principale fonte di attacchi informatici, al secondo posto della classifica c’è la Romania, mentre gli Usa sono terzi, seguiti da Taiwan e Gran Bretagna.