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Da Macon a Procida, l'isola di 'Graziella'

I luoghi di Alphonse de Lamartine procida_296

Situata fra Ischia (a ovest) e Capo Miseno (a est), Procida, con i suoi 4 chilometri quadrati di superficie, è la più piccola isola del Golfo di Napoli (considerando che Nisida è collegata alla terraferma attraverso un ponte).

E' di origine vulcanica e si possono tuttora riconoscere nei suoi tipici golfi a mezzaluna le tracce degli antichi crateri.

A ovest dell'isola si erge lo scoglio disabitato di Vivara.

Si tratta di un isolotto collegato a Procida attraverso un pontile e ricoperto completamente di macchia mediterranea.

I vivacissimi abitati con le case policrome, la ricca vegetazione, il mare limpido e splendente e le belle rocce costiere generano scorci paesaggistici di raro fascino.

Per ammirare la bellezza di Procida, per gustare gli spettacoli trasfusi nell'arte, nella letteratura, nei tanti film girati qui, bisogna girovagare per le sue stradine.

Durante un viaggio in Italia, lo scrittore francese Alphonse de Lamartine si innamorò di questa terra e in particolare di Graziella, una giovane procidana. Un amore struggente, finito tragicamente. L'autore, colpito immensamente da questa storia, scrisse un romanzo e lo intitolò "Graziella".

E Graziella è divenuta un mito, l'immagine della tipica donna procidana: mediterranea, solare, semplice e bella.

Procida è mare, sole, ma pure folclore, soprattutto durante la Settimana santa con belle e suggestive processioni.

Macon, il fascino della Borgogna
C'è un filo che lega Procida con Macon, piccola cittadina francese della Borgogna. E' questo filo è idealmente rappresentato da Alphonse de Lamartine, famoso letterato d'Oltralpe dell'800. de Lamartine, infatti, ebbe i natali a Macon, ma con il suo romanzo "Graziella" ha contribuito a far conoscere ancor di più Procida nel mondo. Si può dire quindi che sia l'isola del Golfo di Napoli che Macon siano unite da questo insigne scrittore e poeta.

Macon è la città più meridionale della Borgogna. Situata a 65 km a nord di Lione, si estende sulla riva occidentale della Saona, tra la Bresse a est e i monti del Beaujolais ad ovest. Nelle strade pedonali di Macon si gironzola con piacere: dal negozietto alla terrazza di un bar, dalla piazzetta al museo, dal mercato delle primizie alle curiosità, tutto ha un fascino particolare. E poi, c'è un paesaggio verdeggiante davvero unico.

Villaggi tipici e pittoreschi accolgono lavatoi, "cadole" (tipiche abitazioni maconnesi), forni da pane e graziose case ("vigneronneses"). Senza contare le numerose chiese romaniche, i castel- li. Insomma, piccoli e grandi tesori si nascondono dappertutto.

Davanti a Macon, dall'altra parte della Saone, decorre il paesaggio della Bresse con le sue vallate, i campi, gli stagni e i fiumi.

Un territorio che si percorre con piacere, alla scoperta delle fattorie bressanesi e i loro caminetti saraceni.