E' partita dalle isole Chatham nel pacifico alle 20.30 locali (le 7.45 in italia), la 'Staffetta' di almeno 120 paesi attorno al mondo, dove migliaia di città e monumenti, dal Colosseo a Roma alle piramidi d'Egitto, al ponte del Golden Gate a San Francisco, resteranno al buio per un'ora per richiamare l'attenzione sui problemi del clima, sull'utilizzo dell'energia sostenibile e sugli stili di vita dei cittadini 'a basso consumo di CO2'.
Dalle remote isolette più vicine alla linea della data, 'L'Ora della Terra', l'evento mondiale del Wwf, originatosi tre anni fa a Sydney, coinvolgerà centinaia di milioni di persone che spegneranno le luci e gli impianti non essenziali per mostrare al mondo cosa si può fare per risolvere il dilemma del riscaldamento globale. Il testimone passerà all'isoletta di Tuvalu che sta già letteralmente affondando nell'oceano a causa del sollevamento delle acqua, dove sarà il governo a spegnere l'interruttore per l'intera nazione, per continuare a Hiroshima, Pechino e in Nepal, e poi attraverso l'Europa e l'Africa fino alle Americhe, per concludersi nelle isole Samoa.
Nata a Sydney nel 2007, quando spensero le luci per un'ora 2,2 milioni di case e aziende, 'L'Ora della terra' divenne un evento globale già l'anno successivo, con la partecipazione di 50 milioni di persone in 35 Paesi. Lo scorso anno i Paesi partecipanti sono saliti a 88 con oltre 4.000 città, facendo della Earth Hour 2009 la più grande iniziativa globale della storia per contrastare il cambiamento climatico.
La partecipazione record di quest'anno, sottolinea il Wwf, mostra "come l'umanità sia decisa a ottenere un mondo che riduca drasticamente le emissioni di CO2, alla base del riscaldamento globale, ed a chiedere uno sforzo straordinario e collettivo per vincere la più grande sfida ambientale del nostro tempo. Spegnere la luce per un'ora è più di un gesto simbolico, è un'occasione per riflettere su quanto possiamo fare".