Alle superiori classico in testa, bene gli Istituti tecnici

Il 26 marzo si chiudono i termini per le iscrizioni. Nella scelta dell'indirizzo vince la tradizione h

Il classico non tramonta mai. Per non sbagliare, viste anche le informazioni arrivate in extremis sulla riforma delle superiori, molte famiglie hanno iscritto i figli al più tradizionale dei licei. Secondo sul podio lo scientifico, comunque in leggero calo. Rimontano i tecnici, vanno un po' male i professionali. Tra gli indirizzi nuovi è il liceo delle scienze umane a catalizzare le maggiori attenzioni.

Il 26 marzo si chiudono le iscrizioni alle prime classi delle superiori e in attesa dei dati ministeriali, che saranno diffusi solo tra qualche settimana, dalle scuole emergono gli orientamenti delle famiglie. Studenti e genitori hanno scelto nel segno della tradizione, optando per gli indirizzi già esistenti prima della riforma. Sulla scelta hanno inciso, più che le brochure inviate dal Miur per spiegare i nuovi licei e istituti tecnico-professionali, il passaparola tra amici, le scuole già frequentate da mamma e papà, la vicinanza o meno degli istituti selezionati.

Le possibili prospettive lavorative, gli interessi personali e le vocazioni individuali hanno spesso ceduto il passo alla comodità della scuola di quartiere e alle voci di corridoio che suggerivano questo o quell'indirizzo. Hanno pesato anche le origini territoriali: i ragazzi delle scuole medie di periferia preferiscono gli indirizzi tecnico-professionali, i compagni dei centri storici vanno al liceo.