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L'Inter non cede, la Roma passa a Bologna

I giallorossi agganciano il Milan, sconfitto a Parma samuel_inter_296

di Mauro Caputi

Turno infrasettimanale senza sorprese per la capolista Inter. Il Livorno a San Siro resiste, anche bene, per più di mezz’ora, poi va ko per l’uno-due ravvicinato di Eto’o. Il camerunense al 35’ piazza il diagonale a giro sotto l’incrocio della porta di Rubinho e al 41’ esalta i tifosi con una splendida rovesciata su pallonetto di Pandev. In precedenza si era fatto apprezzare Quaresma, mentre i labronici, sempre soli in fondo alla classifica, si erano fatti apprezzare con alcune conclusioni da fuori. Nella ripresa c’è tempo per una prodezza di Maicon che scarica il diagonale battendo Rubinho sul suo palo al 61’ fissa il 3-0. Il resto del tempo è impiegato ad attendere notizie dal Tardini, dove il Milan affrontava il Parma. I tifosi nerazzurri esplodono proprio al 90’, quando Bojinov realizza il gol partita su una corta respinta di Abbiati e arresta l’inseguimento dei rossoneri. Fin dall’inizio i biancoscudati avevano fatto intuire che partita sarebbe stata, con Crespo che colpisce la traversa dopo soli 9 secondi di gioco. I rossoneri non sono brillanti, incapaci di sviluppare schemi credibili. E sì che, poco prima del colpo di Bojinov, Inzaghi non era riuscito a deviare con forza nella porta di Mirante. In prospettiva la squadra di Leonardo perde Pirlo, espulso al 91’ per un fallo a centrocampo. Dal canto suo la terza contendente, la Roma, non perde il passo dell’Inter e aggancia il Milan al secondo posto. Gli uomini di Ranieri vincono 2-0 a Bologna, concretizzando nella ripresa dopo gli errori di Menez e Toni in apertura. Al 48’ Riise mette il piede su un tiro dalla distanza di De Rossi e batte Viviano. All’82’ il gol della tranquillità lo realizza Baptista con un violento diagonale su assist di Curci. La testa della classifica recita Inter 63, Milan e Roma 59. E sabato all'Olimpico, ore 18, c'è Roma-Inter.

Turno non positivo per le quarte. Il Palermo si vede sfuggire la vittoria in pieno recupero a ‘Marassi’. Il Genoa raggiunge il 2-2 su un rigore concesso per fallo del portiere Sirigu su Criscito e trasformato da Kharja al 98’. Il Palermo era in dieci dall’88’ a causa dell’espulsione di Kjaer per somma di ammonizioni. La squadra di Delio Rossi è andata due volte in vantaggio. Al 34’ Hernandez aveva approfittato di uno svarione di Tomovic per anticipare Amelia in scivolata. Il vantaggio rosanero aveva retto fino al 75’, quando il colpo di testa di Bocchetti aveva equilibrato la gara. Equilibrio durato solo 3’ per il gol di Pastore, intervenuto su un traversone sul quale la difesa era apparsa troppo morbida. Poi il concitato finale. La Sampdoria cade a Bari nonostante il vantaggio realizzato da Cassano su assist di Guberti al 20’ (Fantantonio non esulta in rispetto alla festa di striscioni organizzata dagli spalti per il suo ritorno a Bari). Ma la squadra di Ventura reagisce e cresce col passare dei minuti. Il pari, al 58’, è un gentile omaggio della difesa doriana (Gastaldello svirgola una ribattuta e serve Meggiorini). A 4’ dal termine c’è l’incornata di Barreto, ben cercato da Alvarez, che fissa il 2-1 e condanna i blucerchiati. Il rallentamento di Sampdoria e Palermo potrebbe rimettere in gioco la Juventus, impegnata giovedì sera nel posticipo a Napoli.

In coda, seconda vittoria consecutiva della Lazio che supera 2-0 all’Olimpico il Siena nel terribile scontro diretto in zona pericolo. Al 6’ Lichtsteiner è freddo a girare di piatto sinistro il punto del vantaggio. Mauri e Zarate esaltano Curci e tengono sulla corda i biancocelesti. A sciogliere la tensione ci pensa al 72’ la rovesciata di Cruz, entrato da pochi secondi, in mischia. La striscia di risultati utili dei senesi, che restano penultimi, si ferma a sei. L’Atalanta è ora sola al terz’ultimo posto grazie al successo, 3-1, interno sul Cagliari. La partita dei bergamaschi si mette bene al 16’, per il rosso diretto a Dessena reo di un bruttissimo intervento su Valdes. I sardi soffrono, ma restano a galla per tutto il primo tempo. Nella ripresa, però, l’Atalanta affonda i colpi con Tiribocchi, che ribadisce in gol una corta respinta di Marchetti su tiro di Padoin al 53’, col rigore di Valdes al 63’ (fallo su Tiribocchi) e col pallonetto beffardo dal limite dello stesso Valdes al 73’. La giornata no del Cagliari è resa più evidente dal rigore calciato malamente alto da Cossu, che si rifà in pieno recupero servendo sulla testa di Conti il punto della bandiera.

Catania-Fiorentina è decisa da un colpo di testa di Mascara dopo appena 68 secondi. I viola sbagliano clamorosamente con Gobbi e Montolivo e il rossazzurri si accontentano di giocare di rimessa, peraltro efficacemente. Nella ripresa Prandelli getta nella mischia il giovane Babacar, autore del terzo gol contro il Genoa sabato scorso, e il nigeriano sfiora due volte il palo. Resta l’1-0 e i siciliani tengono la zona retrocessione a 7 punti di distanza. Resta invece invischiata nella bagarre l’Udinese, ripresa dalla Lazio in seguito allo 0-0 interno col Chievo. I fischi del Friuli al 90’ sono il termometro di una gara insoddisfacente per i bianconeri. Punto prezioso per i clivensi: a quota 37 la salvezza è solo una questione matematica.