Un testimone da Bangkok

Eva Pedrelli: 'Un movimento in evoluzione'. L'innegabile potere dell'esercito h

"Thaksin Shinawatra è l'anima del movimento e un modello per molti. Il suo messaggio 'vi aiuterò a diventare tutti ricchi imprenditori', sembra essere vincente con le camicie rosse", spiega a Televideo Eva Pedrelli, che da anni collabora da Bangkok con Radio Rai.

"Non è semplice capire come un movimento popolare che aspira a cambiare un sistema in cui una piccola élite governa desideri, invece, essere rappresentata da un multimiliardario condannato per frode,corruzione e abuso di potere. Per loro, comunque, Thaksin resta l'unico che ha considerato uno strato della società da sempre ignorato".

"Thaksin ha introdotto politiche sociali ed economiche tuttora in vigore". "Nonostante tanti vogliano un suo ritorno, tra le 'camicie rosse' ci sono, però, anche gruppi che portano avanti un'idea di democrazia più ampia e indipendente dalla figura dell'ex premier".

"Per questo motivo - aggiunge Pedrelli - stanno 'trasformando' il movimento in una lotta popolare che potrebbe prendere una forma politica più chiara, preparandosi al momento in cui, in questa monarchia costituzionale, ci dovrà essere una successione al trono".

L'innegabile potere dell'esercito
"Il Paese è passato attraverso 18 colpi di Stato dalla caduta della monarchia assoluta, nel 1932", ricorda Eva Pedrelli "Benché cerchi di dare un'immagine di guardiano super partes della stabilità della nazione, l'esercito influenza di fatto le istituzioni in ogni aspetto".

"Da un lato, il popolo non trasale quando, come accadde l'anno scorso, i carri armati attraversano la capitale in periodi di legge marziale. Dall'altro, nei 15 anni tra il golpe del 1991 e quello del 2006,lo sviluppo economico e una politica più aperta hanno visto crescere i movimenti democratici che si oppongono al potere militare".

"L'opposizione al potere delle forze armate è un elemento nuovo, che sta prendendo sempre più spazio nel panorama thailandese", osserva Pedrelli.

"La gente è più conscia dei propri diritti istituzionali e di come usufruirne. Ma anche nell'ultimo referendum costituzionale del 2007, l'influenza dei generali è stata chiara. E alcune leggi aggiunte alla nuova Costituzione, non fanno che ampliare i loro poteri. Anche durante le proteste in corso l'esercito, vicino al partito democratico oggi al governo, gestisce le crisi schierandosi".

"Un'immagine da difendere"
"La situazione della sicurezza può sempre degenerare, come in ogni contesto". "L'atmosfera di festa,con balli e musica, non significa che non ci siano ten-e che non possano esplodere in maniera incontrollata da un momento all'altro per diverse ragioni".

"La Thailandia vive di esportazioni e turismo: se finora la violenza non si è sfogata è anche perché è molto temuta, sia per la sua natura in sé, sia perché danneggerebbe un'economia abbastanza forte e consolidata, allontanando il Paese da quell'immagine di tranquillità e sicurezza che ha acquisito dalla crisi finanziaria del 1997".

"Attenti al Sud islamico"
"Dall'ultimo colpo di Stato, nel susseguirsi di proteste e scontri tra le camicie rosse e i gialli ultramonarchici ci sono stati anche episodi violenti, con alcuni morti e centinaia di feriti".

"Il tutto ha contribuito a destabilizzare le certezze degli individui e il sistema in generale". "Allo stesso modo, preoccupa la crisi separatista del Sud a maggioranza musulmana, che dal 2004 ad oggi ha fatto oltre tremila vittime", conclude Eva Pedrelli.