Psicologia


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Felici se erba del vicino è meno verde della nostra

Chi sta al potere è un migliore bugiardo dollari_euro_296

''Guadagnare un milione di sterline in un anno non è abbastanza per farti felice se sai che i tuoi amici ne guadagnano due milioni''. Secondo uno studio non sono i soldi guadagnati di per sé a renderci felici, bensì il nostro rango rispetto a chi ci sta vicino. Secondo quanto dimostrato da un'indagine pubblicata sulla rivista Psychological Science solo se si guadagna più soldi dei nostri amici e colleghi siamo veramente soddisfatti. Lo studio è stato diretto da Chris Boyce dell’Università di Warwick.

I ricercatori hanno esaminato i dati del sondaggio 'British Household Panel Survey' (BHPS), per vedere il grado di soddisfazione personale in rapporto alla propria ricchezza ed è emerso che non e' la ricchezza in sé ad essere importante per farci felice, ma il rango che questa ci conferisce rispetto alle persone che ci circondano, amici e colleghi. Insomma l'importante non è guadagnare tanto ma guadagnare più degli altri.

Secondo un altro studio realizzato dalla Columbia Business School chi è al potere mente più facilmente. Secondo la ricerca in chi ha posizioni di comando le normali reazioni fisiche quando si dice una bugia sono fortemente attenuate, quasi come se il corpo 'non si accorgesse' della falsità. ''Normalmente quando si dice una bugia si hanno emozioni negative e uno stress fisiologico, che causano reazioni come l'agitarsi sulla sedia o l'innalzamento del livello di cortisolo nell'organismo - spiega Dana Carney, uno degli autori delo studio che non è ancora pubblicato ma e' disponibile sul sito dell'università' - ma in chi ha una posizione di potere questo non avviene, e si riscontrano emozioni e risposte fisiologiche positive. Questo ne fa dei migliori bugiardi''.

Per dimostrare questa tesi i ricercatori hanno selezionato 47 volontari dividendoli in 'leader', a cui era assegnato un grande ufficio, e 'subordinati' che invece avevano un piccolo spazio. A tutti sono stati assegnati 100 dollari, e metà delle persone ha ricevuto l'ordine di rubarli e di mentire poi all'intervistatore, ignaro del destino del denaro, convincendolo di non averlo fatto. Osservando le registrazioni delle interviste e misurando il livello di cortisolo dei soggetti è emerso che nel gruppo dei leader non c'era nessun segno di menzogna, compreso l'innalzamento del livello dell'ormone dello stress che è rimasto un decimo di quello dei bugiardi con poco potere. ''In altre parole - conclude lo studio - il potere ha agito come un tampone che ha permesso di mentire più facilmente e con più efficacia. Solo i soggetti con poco potere si sono sentiti male dopo le bugie''.