di Mario Papetti
Geni di beta amirina sintasi, strictosinidina, delta cadinene sintasi. Non sono nomi alieni ma alcuni dei 415 geni presenti nell'Amarone. A svelare il mistero dell'appassimento della bacca principe della Valpolicella, la Corvina, i ricercatori Massimo Delledonne e Mario Pezzotti (Università Verona). I due scenziati hanno scoperto come la bacca Corvina attivi dei geni unici proprio nella fase di appassimento.
Dalle sequenze del Dna prelevate (quasi 60 milioni) i due ricercatori hanno assemblato 479 geni fino ad oggi totalmente sconosciuti alla comunità scentifica.
Coldiretti: ora una banca dati anticlone
E dopo la "scoperta" fatta dai due ricercatori la Coldiretti ha chiesto che venga istituita la prima banca del Dna "anticlone" per i 335 vitigni autoctoni italiani. I risultati della ricerca, secondo Coldiretti, daranno un contributo importante alla salvaguardia del legame con il territorio e delle specificità locali per "difenderle dai rischi di contaminazione da Ogm e per sostenere una lotta più incisiva nei confronti delle frodi, sofisticazioni e tentativi di clonazione".
"Nell'Italia dei vini no al Biotech"
Nell'Italia dei vini di qualità, sostengono le associazioni degli imprenditori agricoli, non c'è spazio, però, per il biotech, nè nei vigneti, nè in cantina, nè sulla tavola.
Per gli imprenditori "occorre difendere un modello di sviluppo che è risultato vincente ed ha fatto scuola per l'intero sistema agroalimentare che fonda il suo successo sulla qualità, il legame con il territorio e la trasparenza nel rapporto con i consumatori". Un percorso di successo "che ha portato l'Italia a essere il primo esportatore mondiale di vino con un valore di 3,2 miliardi di euro e un fatturato di oltre 9mld".
La vite californiana? La salva l'Italia
Intanto l'Istituto agrario di S. Michele all'Adige (Trento) corre in aiuto della California. Le viti della contea di Napa,infatti, sono state assalite dalla "tignoletta della vite", un insetto parassita contro il quale in trentino si ricorre da anni al metodo della "confusione sessuale".
Il Trentino Alto Adige è riconosciuto come pioniere in Italia nell'applicazione di questa strategia di controllo, un metodo biologico che confonde sessualmente gli insetti dannosi per evitare la loro riproduzione. In Europa la "tignoletta della vite" è presente da secoli, in Usa è arrivata nel 2007.
Bottiglie in "abito da sera"
Nel vino la sostanza è importante, ma quando si sceglie una bottiglia anche l'occhio vuole la sua parte. E la differenza la può fare una etichetta, una bottiglia diversa dal solito, che catturi lo sguardo e prometta "emozioni". Premiare queste differenze è stato lo scopo del concorso internazionale "Packaging", arrivato alla sua 15esima edizione e svoltosi a Verona il 16 di marzo. La competizione ha visto la partecipazione di campioni provenienti da tutto il mondo ed è nata con lo scopo di evidenziare il miglior packaging del vino, dei distillati provenienti dai prodotti vitivinicoli, dei distillati o liquori a base di altra frutta diversa dall'uva. L'obiettivo è stato quello di premiare lo sforzo delle aziende che, mettendo in campo un impegno creativo ma anche economico volto al miglioramento della propria riconoscibilità, investono nell'immagine.
"Vinovinovino 2010", protagoniste le cantine
E per gli amanti di Bacco è in arrivo anche l'appuntamento annuale con il Consorzio Viniveri e la "Renaissance des Appellations" che si svolgerà a Cerea, vicino Verona l'8-9 e 10 aprile. "Vinovinovino 2010" è una occasione per conoscere ed assaggiare la produzione di oltre 130 cantine provenienti da tutt'Italia ma anche dalla Francia, dalla Slovenia,dall' Austria e da altre nazioni auropee. Ma non solo.Durante la manifestazione,infatti, è possibile tocacre con mano le espressioni dei territori diversi tra di loro e avvicinarsi ad un approccio al vino fatto di persone, di culture e tradizioni. Viniveri è un Consorzio di viticoltori che hanno deciso, nel 2004, di uninirsi nel nome del rispetto per la terra mentre la "Renaissance des Appellations" è una associazione di vignaioli che raggruppa oltre 160 produttori da tutto il mondo che pensano ed agiscono sul terreno comune dell'agricoltura biodinamica. Si tratta di una pratica agricole che favorisce un modo di lavorare in vigna e in cantina in costante ascolto dei ritmi naturali, capace di rispettare profondamente l'ambiente, gli esseri viventi che abitano il fondo agricolo e gli uomini che ne acquistano i prodotti.