'Le norme ci sono, mancano uomini e mezzi'

Intervista ad Alberto Nobili, sostituto procuratore alla direzione distrettuale antimafia presso il tribunale di Milano t


Quest’anno Libera ha scelto di svolgere la Giornata della Memoria delle vittime di mafia a Milano, ponendo al centro il tema della dimensione finanziaria delle mafie. Qual è la diffusione mafiosa nel capoluogo?
Parlare di mafia in Lombardia, a Milano è sempre stato difficile, perché c’è una ritrosia culturale ad ammettere che la mafia c’è. Ed è una presenza che si è radicata molti anni fa, almeno da metà anni 70, quando ci fu la stagione dei sequestri di persona a scopo di estorsione.. Venendo all’attualità, la mafia ha caratteristiche diverse tra sud e nord, per cui qualcuno potrebbe cadere nell’ingenua illusione che qui non ci sia. Al Nord non ha uno sviluppato controllo del territorio. Qui non si respira aria di mafia come accade in tante zone del sud, qui la mafia non è percepibile visivamente come capita al sud.. ma è presente con le caratteristiche proprie della nuova veste imprenditoriale. Qui sviluppa enormi profitti con il traffico degli stupefacenti, che vede il centro nord come uno dei mercati più ricchi, oltre che l’Europa occidentali. La mafia più importante in Lombardia è la ‘ndrangheta che ha una forte ramificazione in molti Paesi europei ed anche extraeuropei. Quindi c’è un fiorente arricchimento con il traffico di droga e anche con le altre tradizionali attività illecite. la. E poi un altro cospicuo arricchimento con la cosiddetta “economia canaglia”, quando il mafioso diventa imprenditore. Qui c’è un forte sviluppo del riciclaggio di denaro proveniente da traffici illeciti in attività apparentemente lecite, nelle quali il mafioso resta tale e continua a usare i suoi sistemi di violenza, intimidazione, o corruzione a seconda delle persone con cui entra in relazione.. E’ una presenza che sviluppa quello che sta più a cuore al mafioso e cioè il profitto, soprattutto nel settore dell’edilizia, di scavi, di movimento terra, ma si può dire che non c’è un settore privilegiato, dove c’è da fare quattrini, il mafioso investe. Abbiamo accertata presenze e investimenti nel settore della ristorazione, nei bar, alberghi , pompe di benzina, concessionarie auto, grazie anche all’eccesso di liquidità di denaro che ha da investire grazie agli affari illeciti. C’è presenza nel circuito economico nella “fase b”, la fase successiva all’accumulazione di denaro da affari illeciti. Qui si ravvisa preoccupazione per i rischi che la mafia , in particolare la ‘ndrangheta, possa inserirsi in quel grosso investimento che è Expo 2015. In questo momento c’è già una grossa attenzione investigativa, per quel che riguarda la procura di Milano, e anche una grossa attenzione sotto il profilo politico-amministrativo. Si stanno prevedendo infatti una serie di accertamenti e interventi per evitare che la mafia stia lontano dal business di expo 2015.

A questo proposito come vede gli strumenti messi in campo di recente. dal Comitato per la legalità e la trasparenza delle procedure regionali istituito presso la Regione e il Comitato di coordinamento interforze istituito dal ministro Maroni presso la Prefettura?
Non vorrei entrare troppo nei tecnicismi. Faccio un discorso più generico. Noi abbiamo spesso buone normative, buoni interventi a livello preventivo e anche di contrasto. Quello che non abbiamo sono gli uomini e i mezzi per renderle effettive. Le faccio un esempio la Direzione investigativa antimafia. di Milano ha un ufficio ad hoc per il controllo della regolarità degli appalti sulle grandi opere, ma è formato solo da 9 persone ed ha competenza per tutta la Lombardia. Sono ragazzi straordinari che lavorano tutto il giorno, ma non è che possano raggiungere chissà quale risultato. Hanno in mano norme buone, ma la ristrettezza del loro numero e dei mezzi rischia di vanificare qualunque possibilità di intervento. Quindi non è tanto importante dire se abbiamo buone norme. Ne abbiamo che prevedono buone possibilità di intervento, ma l’importante è avere la possibilità di rendere effettivo, concreto questo intervento e su questo punto siamo ancora in uno stato deficitario sia di personale investigativo, che di mezzi a disposizione. G. Lang