Ecoturismo e benessere


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La neve regina

Col Gragliasca, vertigini padane g

Circa tre ore di salita per poi affrontare un'emozionante discesa in un itinerario al di fuori dei circuiti turistici, a stretto contatto con la natura selvaggia.

La gita al Col Gragliasca, in Val d'Aosta, non deluderà le aspettative dei patiti della neve. Per affrontarla è consigliabile affidarsi a una guida alpina. Inoltre, il percorso è indicato a sciatori che abbiano una discreta esperienza. Il colle è un valico alpino tra la provincia di Biella e quella di Aosta, che collega la Valle Cervo con la Valle del Lys. La parte bassa del sentiero si percorre camminando all'ombra, nel folto di una vegetazione lussureggiante e misteriosa, ma salendo verso l'alto, il bosco si apre e i pendi vengono inondati dalla luce del sole.

Si parte da Pillaz di Fantainemore a 1300 metri e si arriva al col Gragliasca a 2213 metri, percorrendo in parte l'antica mulattiera lastricata costruita a fine Ottocento. Lungo il percorso si supera un torrente dalle acque cristalline camminando su un ponte in pietra. Facendo silenzio e muovendosi con attenzione, forse avremo la fortuna di scorgere il camoscio o la maestosa aquila reale che dal cielo osserva tutto quello che accade in basso.

Dalla cima lo sguardo abbraccia la pianura Padana che ci si offre nella sua immensità incorniciata dalla corona delle Alpi. Interessanti e particolari sono i graffiti lasciati da letterati pastori sul versante piemontese.