Su Facebook Pasquale Manfredi, l'elemento di spicco della cosca Nicosia-Manfredi arrestato nella notte dalla polizia a Isola Capo Rizzuto, si faceva chiamare 'Scarface', come il trafficante di cocaina interpretato da Al Pacino nel film diretto da Brian De Palma.
Gli uomini della squadra mobile di Crotone assieme a quelli del Servizio centrale operativo (Sco) della polizia scientifica sono arrivati a lui proprio grazie ad internet: Manfredi, infatti, usava una chiavetta per collegarsi a Facebook, che utilizzava non solo per lavoro. Gli agenti dello Sco sono così riusciti ad intercettarlo e a capire dove si trovava e stanotte poco dopo le tre è scattato il blitz. I poliziotti hanno circondato un palazzo in via Kennedy di tre piani e hanno fatto irruzione proprio mentre Manfredi, che abitava in un appartamento al secondo piano, tentava di fuggire sul tetto. Il latitante è stato immobilizzato e non ha opposto resistenza.
Gli inquirenti considerano Manfredi un sicario ''freddo e crudele'' della cosca Nicosia e lo accusano di diversi reati tra cui associazione di tipo mafioso, omicidi, traffico illegale di armi, estorsione.
Manfredi è ritenuto tra l'altro responsabile degli omicidi di Carmine Arena, ucciso nell'ottobre 2004 con un bazooka e di Pasquale Tipaldi, avvenuto a Natale del 2005. Il boss avrebbe anche frequentato una sorta di scuola di guerra nella zona di Pavia, dove si sarebbe specializzato nell'uso delle armi da guerra.