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Georgia; tv annuncia la guerra con Mosca. Ma è tutto falso

Un televisione privata: conflitto con la Russia imeditv_296

Tutto sembrava essere come nell'agosto 2008, le immagini dei carri armati russe, i georgiani in fuga, persino le dichiarazioni Dmitry Medvedev e Vladimir Putin. Perché in effetti erano proprio quelle immagini, proprio quelle dichiarazioni che i registi della Imedi Tv, televisione privata georgiana vicina al presidente Mikheil Saakashvili, hanno rimontato per lanciare una, ovviamente falsa, "breaking news": le forze russe hanno invaso la Georgia, a seguito dell'assassinio del presidente georgiano.

Insomma, una sorta di emulazione dell'insuperabile Orson Wells e della sua Invasione dei due mondi il programma radiofonico con cui il geniale regista terrorizzò nel 1938 l'America. Un'operazione quanto mai inopportuna in un paese che ha vissuto la guerra meno di due anni fa: i 30 minuti di simulazione - come in effetti era stato definito all'inizio il servizio, salvo poi non trasmettere mai una scritta per tranquillizzare i telespettatori che si erano appena sintonizzati - vi sono state vere e proprie scene di panico.

Alcune centrali dei telefoni cellulari sono saltate per l'eccessivo traffico, i centralini di polizia sono stati intasati e molta gente a Tblisi - che secondo la simulazione era stata attaccata e bombardata - si è riversata nelle strade. Tra le notizie false riportate anche quella di sei morti e diversi feriti nell'Ossezia del sud dove l'ingresso di forze georgiane 18 mesi fa innescò il conflitto con Mosca e l'invasione russa.

Già due ore dopo la messa in onda del servizio, la televisione ha trasmesso un primo messaggio di scuse con i telespettatori. E poco dopo il presidente della Imedi TV, George Arveladze, è andato in tv per scusarsi. Ma questo non è bastato alla popolazione e soprattutto all'opposizione che ha protestato furiosamente, denunciando quella che considerano una regia governativa del programma, il cui vero intento era screditare gli avversari di Saakashvili.

Nella simulazione infatti si riportava che il leader Nino Burjanadze ed altri esponenti dell'opposizione si erano uniti alle forze russe esortando le forze armate georgiane all'insubordinazione.

Anche il patriarca Ilia II, il capo della chiesa ortodossa georgiana, nell'omelia della domenica ha condannato la simulazione, definendola "un crimine nei confronti del nostro popolo e contro l'umanità", secondo quanto riporta il sito della Cnn. Anche il portavoce del presidente, Manana Manjgaladze si è dovuto presentare di fronte alle telecamere della Imedi Tv, a parziale conferma di un coinvolgimento del governo, per scusarsi con i telespettatori.