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Seedorf spinge il Milan a -1 dall'Inter

Al Meazza il Chievo si arrende al 91'. Amari 3-3 per Roma e Juventus seedorf_milan_296

di Nicola Iannello

Milan, operazione -1 compiuta. La ventottesima giornata – iniziata venerdì sera con il crollo dell’Inter a Catania – si chiude con la vittoria in extremis dei rossoneri sul Chievo. Al ‘Meazza’ finisce 1-0 con gol di Seedorf al primo minuto di recupero. Il campionato è ufficialmente riaperto. A deciderlo, un giocatore partito dalla panchina. Leonardo sceglie Pirlo, Gattuso e Ambrosini a centrocampo, Beckham e Ronaldinho esterni, Borriello punta centrale. In difesa c’è Favalli al posto di Nesta, Zambrotta torna a sinistra. Di Carlo si affida a Pinzi, ispiratore delle punte Pellissier e De Paula. Ed è proprio il Chievo a partire bene, mentre il Milan stenta a trovare il ritmo.

Ci vogliono 24’ al Diavolo per rendersi pericoloso, con una girata di testa di Borriello su cross da sinistra di Beckham, para Sorrentino. Ronaldinho non trova la porta su punizione. Sull’altro fronte, debole girata di piatto di De Paula. Dopo un destro di Ambrosini deviato in angolo da un difensore si sveglia il Chievo e per poco non passa. Prima è la traversa a fermare il colpo di testa di Mantovani su cross da destra di Pinzi, poi è il fischio di Morganti a vanificare il tap-in di Yepes su respinta di Abbiati: secondo l’assistente dell’arbitro il difensore clivense è in fuorigioco sul tiro di Pinzi, ma il replay evidenzia che la posizione era regolare. Sul finale di tempo, si infortuna Abate (ennesimo difensore ko), si rivede Oddo.

La ripresa sembra un’altra musica. Il Milan è più convinto. Ronaldinho colpisce il palo con un destro a girare dalla sinistra. Leonardo vuole i tre punti e mette Inzaghi al posto di Gattuso. Sponda Chievo, occasione Luciano, destro al volo fuori. Superpippo si trova solo davanti a Sorrentino ma non conclude. Stesso copione per Beckham, pescato da Ronaldinho: l’inglese stoppa bene a seguire, ma la conclusione è fiacca e Sorretino sventa. L’inglese si fa male (si teme la rottura del tendine d’Achille) a sostituzioni esaurite, ma proprio qui il Milan raccoglie le energie decisive per l’impresa: Seedorf vince un contrasto e appena entro l’area incrocia un destro sul sette lontano, dove Sorrentino non può arrivare. Il Chievo tenta l’assalto, ma è Ronaldinho a sfiorare il raddoppio, bravo il portiere gialloblù. Milan a 58 punti, Chievo fermo a 35, nonostante una prestazione coraggiosa e gagliarda. 

Il resto della domenica regala tanti gol e molte emozioni. La Roma si fa rimontare a Livorno sul 3-3 e incamera un solo punto, salendo a -6 dai nerazzurri. Per la squadra di Ranieri è pur sempre il diciottesimo risultato utile consecutivo, ma anche il terzo pareggio di fila. Tra poco, il secondo assalto alla vetta lo tenta il Milan, che riceve al ‘Meazza’ il Chievo. A Livorno, giallorossi con Ménez in campo, non c’è Julio Baptista, Toni di punta. Cosmi in attacco si affida a Di Gennaro e Belluci dietro Cristiano Lucarelli alla ricerca del suo duecentesimo gol “italiano”. Risultato che il capitano amaranto raggiunge al 9’, con un diagonale vincente su lancio di Moro. Pareggia subito Perrotta su sponda di tacco di Toni (10’). È lo stesso bomber giallorosso ad andare in gol di testa (19’) su tocco sempre di testa di Perrotta da punizione di Pizarro dalla sinistra. Lucarelli firma la doppietta al 26’: ancora sul filo del fuorigioco, scarta Julio Sergio. L’altalena continua. Pizarro va in gol (28’) seguendo a rimorchio una bella iniziativa sulla destra di Taddei. Lo stesso cileno ha sui piedi il match ball: rigore per fallo di Knezevic su Ménez, ma il palo respinge il tiro dagli undici metri (40’). E un rigore consacra la rimonta del Livorno nella ripresa. Fallo di mano di Juan su cross di Lucarelli a contatto ravvicinato. Lo stesso Lucarelli segna (71’). Con questa tripletta il capitano amaranto sale a quota 8 nella classifica cannonieri e porta a 202 il suo bottino con maglie di squadre italiane. I labronici sfiorano addirittura la vittoria con Esposito su azione d’angolo. All’andata il Livorno vinse all’Olimpico: la Roma fa così appena un punto nel doppio confronto. Roma terza a 53 punti, Livorno terzultimo a 24.

Al ‘Friuli’, Udinese-Palermo 3-2. Nei bianconeri, Pepe squalificato, Isla sulla destra, Sanchez in avanti con Di Natale e Floro Flores. Nei rosanero, Pastore in condizioni precarie dietro Miccoli e Cavani. In avvio, Di Natale e Sanchez pericolosi ma la palla non entra. La fa entrare Floro Flores al 42’, insaccando di destro dopo controllo di petto su palla vagante dalla destra. Nella ripresa, Simplicio entra e pareggia su invito di Miccoli. Brasiliano che sfiora il raddoppio in rovesciata sempre su assist del fantasista. Ma Floro Flores riporta in vantaggio l’Udinese (65’) su assist di Di Natale. Capocannoniere all’asciutto ma irresistibile assistman: al 70’ manda in rete anche Asamoah (primo gol in stagione), che batte Sirigu con controllo di sinistro tiro di destro. Bellissimo anche il gol del palermitano Cavani a 10’ dalla fine: una splendida rovesciata su palla a seguire di Liverani. Il Palermo rimane quarto a 46, Udinese a 31.

Altalena con rimonta all’Olimpico di Torino: Juventus-Siena 3-3. Con la Juve in vantaggio 3-0 dopo 10’ la partita sembrava chiusa. E invece… Zaccheroni schiera in porta il 39enne Chimenti a causa del forfait di Manninger per un problema muscolare. Legrottaglie ce la fa. Nel reparto offensivo, Candreva dietro Trezeguet e Del Piero. Siena in verde, con Maccarone unica punta. Partenza a bomba dei padroni di casa. Doppio Del Piero al 2’ e al 7’ (reti numero 300 e 301 per il capitano). Il tris lo firma Candreva al 10’ con un micidiale destro da fuori. Il Siena ha il merito di non darsi per vinto. Maccarone al 15’ fulmina Chimenti con un destro dal limiti su azione personale (e sono 11 gol). Melo salva sulla linea. Camoranesi in campo nella ripresa ma è subito rete di Ghezzal dopo palo di Maccarone. Curci neutralizza un colpo di testa di Del Piero, poi è Trezeguet a non concretizzare un’occasione. Il Siena spinge. Palo di Tziolis, ma il pareggio arriva su rigore: fallo di Grygera su uno scatenato Maccarone, trasforma Ghezzal (72’). La Juve incassa tre gol per la quarta volta in stagione e sono undici quelli subiti nelle sette partite dell’era Zaccheroni. La classifica dice quinto posto a quota 45. Il Siena sempre ultimo a 22, in compagnia dell’Atalanta caduta a Parma.

Rimonta anche al ‘Dall’ara’: Bologna-Sampdoria finisce 1-1. Rossoblù con Adailton e Zalayeta davanti. Blucerchiati con Cassano in panchina, Pozzi e Pazzini di punta. Il fantasista barese trova spazio in corsa per l’infortunio di Pozzi. Emozioni tutte nel finale. Gastaldello all’87’ va in gol per la Samp in spaccata su azione d’angolo. Pari di Raggi al 92’, con proteste doriane per un sospetto fuorigioco attivo di Succi. Squadra di Del Neri a 44 punti, felsinei a 35.

Messe di gol ed emozioni a Marassi. Genoa-Cagliari 5-3. Mancano gli ex: Acquafresca e Suazo sono infortunati. I padroni di casa partono a testa bassa: palo di Sculli e traversa di Bocchetti su punizione (sfiora Marchetti) ma passa il Cagliari: Matri in mezzo per Dessena (17’), ma il Genoa protesta perché Biondini si sarebbe portato il pallone sul fondo. Protesta anche il Calgiari per un’uscita di un’Amelia su Larrivey. Poi palo genoano anche di Rossi. Ma il pari arriva con un rigore di Zapater (36’), per spinta di Astori su Palacio. Lo stesso argentino firma il gol al 39’ su assist di Palladino. Il Cagliari riporta subito l’equilibrio con Conti (41’), che beffa la retroguardia del Grifone con una percussione centrale, ma Sculli (43’) ristabilisce immediatamente le distanze con un colpo di testa su palla rimessa in area. Alla festa del gol partecipa anche capitan Marco Rossi (45’), imbeccato da Milanetto. Nella ripresa, Cagliari in gol su rigore con Matri (55’), fallo di Bocchetti su Cossu. Chiude Milanetto su torre di Palacio (59’). Un grande Marchetti su Sculli e Palacio impedisce un passivo più pesante al Cagliari. Genoa a quota 42, sardi a 39.

Crisi profonda della Lazio, battuta in casa dal Bari 0-2. Reja schiera Rocchi e Floccari in avanti, Zarate tra i tifosi in curva Nord causa squalifica. Ventura gioca con Castillo e Meggiorini di punta, con Barreto indisponibile. Biancocelesti pericolosi con Hitzlsperger subentrato e Floccari, ma è il Bari a far sua la partita nella ripresa. Almiron segna su corta respinta di Muslaera (51’), raddoppio di Alvarez che sulla destra evita il portiere e da posizione decentrata insacca (64’). La Lazio fallisce un rigore (fallo di Donati su Cruz) con Kolarov che si fa ipnotizzare da Gillet.

Respira il Parma che in casa batte 1-0 l’Atalanta. Crespo unica punta in partenza per i ducali. Mutti si affida a Tiribocchi e Amoruso, supportati da Doni. Il portiere dell’Atalanta Consigli salva su Lanzafame. Sull’altro fronte fa buona guardia anche Mirante. Nella ripresa, Bojinov entra e risolve di testa su assit di Crespo (71’). L’Atalanta finisce il dieci per l’espulsione di Doni. Parma a quota 37, l’Atalanta diventa ultima in condominio col Siena.