L'automobile italiana a Ginevra

La molisana Dr ha presentato tre anteprime mondiali sofia_auto_296

di Luigi del Giudice

All’ottantesino Salone dell’automobile di Ginevra c’è stata una grande affluenza di pubblico sin dall’apertura. L’edizione di quest’anno conferma ulteriormente la presenza di nuovi modelli, e, in particolare, di prototipi, indirizzati sempre più verso l’ecologia e l’economia. Sono molti i preparatori e le marche di lusso presenti che offrono il top della loro produzione e attraggono un pubblico sempre più attento alle novità tecnologiche. L’auto italiana, da sempre, mostra buone qualità e è considerata tra i primi della classe. Anche con le nuove e giovani società. Come la Dr Automobiles.

La giovane azienda molisana ha esposto a Ginevra ben tre anteprime mondiali. La piccola di Casa, la Dr1, e due prototipi, sempre di dimensioni molto contenute, una mini Suv e una mini station wagon. La Dr1 è la city car che Massimo Di Risio affianca alle più grandi Dr3, Dr4 e Dr5. E’ una vettura dalle dimensioni molto contenute che, però, ospita, e anche con un buon confort, quattro persone. Ha un portabagagli con parecchio spazio, non solo per la spesa, e, come tutte le Dr, ha praticamente tutto di serie, con dettagli e rifiniture che si apprezzano molto. In pratica, la Dr1 ha un costo, 7.800 euro, che non varia perché tutto è di serie. Gli optional sono tutti compresi.

Oltre alla “1”, Dr ha esposto due prototipi, super piccoli. La CW20, una vettura studiata apposta per chi si vuol destreggiare sui percorsi sconnessi, ma, al tempo stesso, desidera avere un’auto che si possa muovere agevolmente nel traffico o per parcheggiare con estrema facilità. E’ proprio una piccolissima Suv dalla linea accattivante e simpatica. Pur essendo di piccole dimensioni, la CW20 è abbastanza robusta e dà un forte senso di sicurezza per le resistenti modanature di protezione, anteriori e posteriori, e le barre longitudinali sul tetto. Ci sono, poi, l’assetto rialzato e i cerchi da 16” che contribuiscono a darle l’aspetto di light crossover.

Il progetto della SW21 favorisce chi desidera un’auto sportiva e che allo stesso tempo offra spazio e mobilità nel traffico. Ha una linea decisamente sportiva, accentuata dai cerchi in lega da 18”, che, per un certo aspetto, sono anche l’elemento caratterizzante. Anche se, poi, resta una piccola station wagon. Sia la CW20 che la SW21 hanno una lunghezza di 3,86 metri e una larghezza di 1,62. Il passo è 2,33 metri. L’abitabilità e lo spazio nell’abitacolo sono piuttosto generosi. Anche il bagagliaio non è male: ha una capacità di 300 dm cubi, ma arriva a 550 piegando i sedili posteriori. Il motore è 1.3 litri benzina, da 105 cavalli. Come le altre Dr, ci sono versioni a Gpl e a metano. I due prototipi saranno su strada a settembre. Quanto al nome non è stato deciso ancora e avverrà al termine di un concorso di idee rivolto al pubblico italiano.

Lo stile italiano della Dr
Dal debutto, avvenuto nel 2006 al Motor Show di Bologna, a oggi la “Dr Automobiles” ha realizzato ben sei modelli diversi. Sono tutte vetture italiane con un design e uno stile che sono quelli propri italiani. Le auto Dr, infatti, vengono disegnate direttamente nel Centro stile di Isernia. I vari modelli nel design offrono tutto il buon gusto e la raffinatezza italiana e, a Ginevra, contribuiscono a tenere alta, insieme ai tanti carrozzieri, noti e non, l’italianità del prodotto. Attualmente, il Centro stile Dr è seguito e diretto personalmente dal presidente della società, Massimo Di Risio.

>>> Lo stile italiano della Dr

>>> La presentazione della Dr1 (video)