Una Sardegna diversa dal solito, non il mare dell'Ogliastra, né le bellissime località sulla costa, ma l'entroterra, forse la parte più antica e vera di questa terra millenaria. Siamo a Urzulei. Ai piedi di Punta 'e Ruttas, il monte Gruttas, circondati da altre cime che chiudono ad anfiteatro il paese che i sardi chiamano Orthullè.
Un territorio ancora incontaminato, contraddistinto da rocce calcaree, caverne e gole profonde. Il paese presenta scorci caratteristici, ma la sua vera particolarità sta nel carattere dei suoi abitanti e nell'artigianato locale. Bellissimi i prodotti tessili frutto di una sapienza antica e del lavoro al telaio di artigiani esperti.
Il borgo ha mantenuto intatta la sua pianta medievale e proprio a quest'epoca risale la chiesa di San Giorgio di Suelli,che con il suo stile gotico-aragonese si contraddistingue per essere una delle più antiche della Sardegna. I resti di un passato più antico sono tutt'intorno. Gli appassionati di archeologia troveranno nel territorio di Urzulei decine di Nuraghe e le tombe dei Giganti. Da vedere il borgo nuragico di Or murales: con i suoi 100 capanni in roccia calcarea è tra i maggiori dell'isola.
Con l'avvicinarsi della primavera è assolutamente da fare una passeggiata nella gola di Gorruppu. Pareti alte 400 metri, cascate di acqua e una natura viva e selvaggia tutt'intorno sono gli ingredienti per un'esperienza indimenticabile.