Dichiarato lo stato di catastrofe in Cile dopo il violento terremoto che ha colpito la regione centrale del Paese. Alla prima scossa, di 8,8 gradi Richter, ne sono seguite decine di altre di assestamento. Scattato l'allarme tsunami.
Le autorità parlano di decine di vittime e molti danni: solo a Maule i morti sono almeno 85. A Santiago e in altre città ci sono stati crolli di edifici e ponti,con interruzioni di energia elettrica e dei collegamenti telefonici. A Concepciòn alcuni edifici sono in fiamme e le strade sono inagibili. Chiuso l'aeroporto della capitale. Le regioni di Biobio e Talca sono isolate.
Il terremoto in Cile ha generato uno tsunami che potrebbe avere effetti devastanti. Il Centro Usa per gli tsunami ha esteso l'allarme a tutto il Pacifico, dal Cile all'Antartide fino all'Australia e alla Polinesia francese per la possibilità di onde pericolose, forti correnti oceaniche e inondazioni.
Parte dell'isola di Pasqua è stata evacuata, mentre onde di 40 metri si sono abbattute sull'arcipelago di Juan Fernandez, al largo della costa meridionale del Cile, causando ingenti danni. Nelle Hawaii l'arrivo dello tsunami è previsto per le 11, le 22 in Italia.
Il nostro ministero degli Esteri sta verificando la situazione degli oltre 50mila italiani residenti in Cile. Le prime informazioni indicano che nessun connazionale sarebbe rimasto coinvolto.
La Farnesina, nel suo sito Viaggiare sicuri, consiglia per il momento di "rinviare i viaggi non necessari" in Cile. L'aeroportio di Santiago resterà chiuso per almeno 72 ore, fanno sapere fonti ufficiali cilene.