di Juana San Emeterio GENITORI & FIGLI: AGITARE BENE PRIMA DELL’USO
di Giovanni Veronesi,Italia 2010 (Filmauro)
Silvio Orlando, Luciana Littizzetto, Michele Placido, Elena Sofia Ricci, Margherita Buy, Max Tortora, Piera Degli Esposti, Chiara Passarelli, Emanuele Propizio, Andrea Fachinetti.
I figli da un lato, i genitori dall’altro e in mezzo la difficoltà di comunicare che porta allo scontro. Ma il litigare, l’“agitare bene prima dell’uso” del titolo può essere positivo perché alla fine si dialoga e si cresce. Questa la tesi della nuova commedia di Giovanni Veronesi.
Il confronto-scontro tra il mondo degli adulti e quello dei giovani di oggi viene esplorato attraverso lo sguardo della quasi quindicenne Nina (Chiara Passarelli). Quando una mattina il suo professore d’italiano Alberto (Michele Placido), reduce da una furibonda lite con il figlio Gigio (Andrea Fachinetti), aspirante “Grande fratello”, assegna alla classe un tema del titolo “Genitori e Figli: istruzioni per l'uso”, per lei è l'occasione di parlare, per la prima volta a cuore aperto, della sua famiglia. Nina è figlia di Luisa (Luciana Littizzetto), caposala d’ospedale, e Gianni (Silvio Orlando), che ha lasciato moglie e figli per vivere su una barca. Nel suo tema Nina parla delle liti dei suoi genitori; dell’amicizia che lega la madre a Clara (Elena Sofia Ricci), insospettata amante dell'ex marito, e di quella un po’ particolare con il collega Mario (Max Tortora); dell’inspiegabile razzismo del fratellino Ettore (Matteo Amata) e di una misteriosa nonna (Piera Degli Esposti) che ricompare all'improvviso dopo vent’anni. Ma soprattutto Nina racconta di sé: delle sue amiche, della verginità vissuta come ingombro, della prima serata in discoteca, delle uscite con i ragazzi più grandi e del suo primo innamoramento per Patrizio Cafiero (Emanuele Propizio), dal soprannome, Ubaldo Lay. La penna di Nina riserverà delle sorprese anche al suo professore e a sua moglie Rossana (Margherita Buy) che, dalla lettura del tema, scopriranno cose che non avevano mai capito del figlio.
Come nel film, Veronesi si è affidato ai temi dei licei, in particolare uno di Foggia e uno di Bologna, per capire i valori e il vissuto di questi ragazzi di oggi cresciuti sia nella famiglia tradizionale che in quella allargata. Ma rappresentare una generazione non è certo impresa facile ed è difficile dire se questo il film ci è riuscito. Nello scorrere del racconto, divertente e ben ritmato, si può senz’altro trovare alcuni spunti legati alla realtà degli adolescenti divisi tra miti della tv e una ricerca di identità senza veri esempi da imitare. Tutti bravi gli attori, anche i più giovani come la protagonista Chiara Passarelli e il ventenne Andrea Fachinetti, figlio di Ornella Muti.