Era l’anno 1854 quando la corona si posava sul capo della giovane Elisabetta, che a soli sedici anni si apprestava a diventare Imperatrice di uno dei più grandi e potenti imperi del mondo: l’Impero Asburgico.
Questa è la sua storia
La storia di un incontro e di un amore, quello tra lei e Franz Joseph d’Asburgo, che cambia radicalmente e repentinamente il destino dei due giovani. Ma anche la storia di una ragazzina dalla bellezza selvaggia, dal carattere forte e ribelle, sfrontata e moderna, costretta dalla Storia e dall’amore a diventare rapidamente donna, moglie, madre e Imperatrice.
Prima puntata
Quando la nostra storia ha inizio siamo già nel 1867, Sissi è Imperatrice e moglie di Franz Joseph già da tredici anni e sta per compiere un passo decisivo. Sta per parlare al Parlamento di Budapest, deve convincere gli ungheresi a non abbandonare l’Impero asburgico, che in quel momento senza l’appoggio dell’Ungheria rischierebbe di cadere come un castello di carte. Il momento è delicato, Sissi tiene per mano i suoi due figli, Gisella e Rodolfo, mentre cammina per il lungo corridoio del castello. E con la mente ripercorre quelle che sono state le tappe più importanti della sua storia fino a quel momento. Sissi è una ragazza di sedici anni, che vive felice in Baviera e passa le sue giornate in famiglia, cavalcando per i boschi, persa nella natura. Fino al giorno in cui sua madre la obbliga ad accompagnare sua sorella Nenè a Bad-Ischl, la residenza estiva degli Asburgo, per un incontro importante. Nenè deve conoscere Franz Joseph, l’Imperatore, e poi diventare sua moglie. Ma quando Sissi, strappata di malavoglia alle sue giornate tranquille, arriva nella residenza imperiale, succede qualcosa che nessuno aveva previsto. Fra lei e l’Imperatore nasce un amore, una passione così forte che spinge Franz a chiedere lei, in sposa, invece che sua sorella. Sissi è travolta dall’amore, e spaventata dall’impegno che le si prospetta: è costretta a studiare, a prepararsi per diventare l’Imperatrice, perfino ad imparare a ballare, lei che fino a quel momento ha vissuto un’esistenza libera e quasi selvaggia. Ma nessuna fatica è troppo grande per lei e per il suo amore: lo capisce quando Franz sfugge miracolosamente a un attentato. L’angoscia che la prende le rende ancora più chiaro che per stare accanto a lui è disposta a rischiare tutto. Dopo il fastoso matrimonio, che la vede fronteggiare vittoriosa gli sguardi di tutti, e conquistare con la sua semplicità la simpatia della gente comune, Sissi si trasferisce a corte, dove la madre di Franz, Sofia, che fin dall’inizio è stata contraria a quel matrimonio, la sottopone a dure prove e a una vigilanza continua. Il rispetto dell’etichetta e delle regole costringe Sissi a tenere a freno i suoi modi: almeno finché può, perché il suo entusiasmo ha sempre la meglio. L’Impero non sta affrontando una fase facile della sua storia: le province iniziano a ribellarsi e dopo i moti del ’48 gli Asburgo hanno dato inizio ad una forte repressione, che ha portato come conseguenza l’esilio di numerosi uomini politici ungheresi. Fra questi c’è il conte Andrassy, che conosce il padre di Sissi e che spera di poter contare sull’appoggio della ragazza, educata secondo principi liberali, per poter fare breccia nella rigidità dell’Imperatore. Sissi dà alla luce due bambine, Sofia e Gisella, ma non l’erede al trono, cosa che ancora di più rende tesi i rapporti con Sofia. Riesce però a conquistare l’amore del popolo, grazie al suo desiderio di uscire dalle anguste mura della corte per avere un rapporto diretto con i suoi sudditi. E, dopo un incontro personale con il conte Andrassy, riesce anche a convincere Franz dell’opportunità di un’amnistia. Ma proprio quando, accompagnata dalle sue bambine, si reca in visita ufficiale a Budapest, per festeggiare la grande notizia, la sua piccola Sofia si ammala di polmonite. E dopo poco muore. Su quella morte pesano le accuse della madre di Franz, che non perdona a Sissi di avere voluto portare con sé la bambina in quel viaggio.
Seconda puntata
Quando inizia la seconda parte del racconto, Sissi è irriconoscibile. Travolta dal dolore per la morte della sua bambina, si è ritirata a Trieste, al castello di Miramare, dove è di stanza suo cognato Max, a capo della flotta imperiale. Sissi passa le giornate nel buio della sua stanza, ossessionata dai ricordi della sua bambina, e dal senso di colpa per la sua morte. Solo l’apprensione per le sorti di Gisella e di suo marito Franz, che hanno ancora bisogno di lei, la spingono finalmente a riabbracciare la vita. Sissi torna a Vienna, dove al fianco di Franz la attendono delle prove difficili. Ora non è più la ragazzina di Baviera, ha imparato a combattere, è una donna. Al fianco di Franz riceve la visita di Napoleone III che si appresta a diventare un alleato importante per l’impero austriaco. Nonostante Sissi lo esorti a non fidarsi di lui, Franz stringe alleanza con l’Imperatore francese. Sissi dà alla luce il suo terzo figlio, e questa volta è un maschio, l’erede che tutti aspettavano: Rodolfo. Ma la felicità è di breve durata: la guerra incombe e il tradimento di Napoleone costringe l’impero austriaco a una battaglia impari e all’umiliazione di una sconfitta. Mentre Franz è al fronte, Sissi fa quello che può: come un’infermiera fra le altre, assiste i feriti a Vienna e aspetta il ritorno di suo marito per riabbracciarlo e consolarlo della sconfitta. E Franz torna, ma proprio quando potrebbero ritrovare la pace, Sofia decide che è tempo per il piccolo Rodolfo di iniziare l’educazione militare: un regime severissimo che in sostanza strappa il figlio alla madre. Sissi cerca di combattere come può, ma questa volta le regole della famiglia Imperiale sembrano essere più forti di lei. Disperata, Sissi smette di mangiare, si trascura, fino ad ammalarsi. E’ costretta dalle prescrizioni mediche a trasferirsi a Venezia, dove soffre per la mancanza della sua famiglia, ma si rifiuta di ricevere lettere da Franz fino a quando questi non si convincerà che Rodolfo non è adatto alla vita militare che vogliono imporgli. Intanto Franz, rimasto solo, si rende conto di quanto il suo bambino stia soffrendo: capisce le ragioni di Sissi e le va incontro sulla via del ritorno. L’unione della famiglia e l’amore di Sissi per Franz sono salvi, ma l’Impero adesso è chiamato ad affrontare la lotta più dura, e dopo la sanguinosa battaglia di Konigratz, risulta chiaro a tutti che gli Asburgo verranno sconfitti, a meno che non ottengano l’appoggio dell’Ungheria, ormai stanca di continue promesse di autonomia non mantenute. Franz chiede a Sissi di intervenire ufficialmente, a Budapest, e di farsi portatrice delle sue concessioni. E’ il 1867, adesso, e Sissi, accompagnata dai suoi bambini si presenta al cospetto degli ungheresi portando le promesse dell’Imperatore. Parla loro con accenti talmente caldi e toccanti che contro tutte le aspettative riesce nella disperata impresa di convincerli. E’ un momento storico importante, l’Impero asburgico rinasce a nuova vita come Impero Austro-Ungarico. Sissi e Franz Joseph vengono incoronati a Budapest. Sissi è riuscita a diventare finalmente quello che sognava e quello che la Storia l’ha chiamata a essere: donna, madre e Imperatrice.