Atlante delle crisi


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L'emergenza orfani

Intervista a Chiara Segrado, Save the Children h

"Prima che arrivi la stagione delle piogge ad Haiti la principale priorità è distribuire teli impermeabili e tende. La seconda priorità, secondo Save the Children e le altre organizzazioni con cui ci coordiniamo, è quella di fare degli interventi cosiddetti di 'water and sanitation', cioè approvvigionamento idrico e igienizzazione".

Lo dice a Televideo Chiara Segrado, tra i coordinatori dei programmi Save The Children. "Dal campo ci hanno avvertito che la stagione delle piogge comincerà probabilmente già dalla prossima settimana. A Port-au-Prince comincia a piovere".

"Gli interventi fognari devono essere fatti prima che le piogge diventino troppo forti, altrimenti la situazione nei campi, già sovraffollati, potrebbe portare all'incremento di malattie. Tende e teli impermeabili ci sono e stanno arrivando, ma è difficile identificare i campi nati spontaneamente e riuscire a raggiungere tutta la popolazione".

"Non sappiamo quanti bambini vivano ancora per strada. Ci sono stime precise sulle vittime e sugli sfollati ma al momento non è possibile avere una stima precisa sui bimbi rimasti orfani. Con l' Unicef stiamo lavorando per identificare questi bambini e ricongiungerli con le famiglie, ma è un lavoro certosino".

"Degli 1,2 milioni di persone senza un rifugio, molti vivono tra le rovine con il rischio di crolli o in campi spontanei. Finora di questi ne sono stati raggiunti il 30%, molto è ancora da fare".

"Ora la priorità, ed è un lavoro fatto con il governo di Haiti, è quella di decongestionare questi campi sovraffolati. Occorre rimuovere il più presto possibile le macerie per avere spazi su cui ricostruire o allestire campi più strutturati con servizi di base: acqua pulita e latrine. Poi c'è anche il problema della sicurezza nei campi. Ci sono organizzazioni che lavorano per proteggere i più deboli, donne e bambini".

"Save the Children sta lavorando con il ministero dell'Educazione con l'obiettivo di riportare i bambini a scuola ad aprile. Noi stiamo allestendo classi temporanee anche in rifugi di fortuna o nelle tende dove i ragazzi possano continuare le loro lezioni. E' fondamentale per i ragazzi ricominciare ad avere una vita normale e anche giocare".

"Save the Children ha messo in piedi degli ospedali mobili che si spostano tra i campi per riuscire a curare la popolazione. Per ora, come organizzazione,abbiamo messo in piedi una decina di cliniche. Con circa centomila euro riusciamo ad allestirne una. E questo per noi è un'altra priorità".