Atlante delle crisi


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'Alto il rischio per i minori'

Intervista a Matteo Perrone, Emergenze Unicef ad Haiti u

"La situazione rimane ancora difficile ad Haiti. I bambini senza tetto e le loro famiglie continuano a vivere nei campi e lo sgombero delle macerie va a rilento. Per quel che riguarda gli orfani l'Unicef è riuscita a censire più di 350 strutture le quali hanno ricevuto un aiuto in materiali e cibo. Impossibile al momento fare una stima dei bambini non accompagnati".

Lo dice a Televideo Matteo Perrone delle Emergenze Unicef da Port-au-Prince. "Ad Haiti si calcolano 1,5 milioni di senzatetto, il 46% dei quali minori di 18 anni. Il 90% stanno ricevendo cibo e assistenza in modo regolare".

"Il rischio che i bambini rimasti orfani possano sparire nel nulla rimane alto anche se è diminuito rispetto alle prime settimane dopo il sisma. Abbiamo informazioni che il mercato per l'acquisto dei bambini è ancora attivo e quindi il nostro sforzo è volto affinché le autorità haitiane possano svolgere il loro ruolo di controllo su tutto il territorio".

"L'emergenza più grande per i bambini di Haiti è non poter vivere la loro infanzia".

"Riaprire le scuole nei prossimi mesi ad Haiti è un'impresa titanica. Unicef sta facendo del suo meglio perchè il ministero dell'Educazione riprenda le funzioni e produca una strategia chiara per riaprire le scuole. Purtroppo, il 90% di queste sono andate distrutte ed è difficilissimo trovare spazi sicuri per installare le nostre tende".

"La maggiore difficoltà per chi opera sul posto è essere 'creativi'. Questo è il peggior disastro di sempre. Non è un'urgenza come tutte le altre. E' un disastro urbano dove tutto è crollato, dove le strutture del governo sono venute a mancare, dove la gente si ritrova ad avere bisogno di assistenza totale".