L'Italia deve arrivare al 17% di produzione di energia da rinnovabili (oggi 5,2%), entro il 2020. Lo ha stabilito l'Europa e Legambiente lo ricorda. Le Regioni del Nord hanno storicamente la maggior produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ma è al Sud che c'è stata la maggior crescita, grazie a eolico e solare. A giugno 2010 sarà presentato il Piano Nazionale con impegni divisi per Regione.
Ogni giorno in Italia ci sono 14 milioni di pendolari. Solo 2 milioni e 640mila utilizzano il treno. Far crescere fino a 4 milioni, nei prossimi 5 anni, la quota di pendolari su ferro è l'altra sfida per le Regioni.
La sfida è quella di trasformare l'obbligo in un'opportunità di cambiamento in positivo, spingendo solare fotovoltaico e termico, eolico e biomasse, mini-idroelettrico e geotermia. Innovando così e creando nuovi posti di lavoro in ogni territorio, a seconda delle vocazioni e delle risorse naturali presenti. Le Regioni hanno una responsabilità fondamentale: l'Unione europea aspetta il Piano nazionale già a Giugno 2010, con un'articolazione degli impegni divisi per regione. Questo sarà il primo banco di prova dei nuovi Governatori nella loro interlocuzione con il Governo. Diversamente, come per l'Accordo di Maastricht, pagheremo altre multe.
Biodiversità, valore da tutelare
Se da un lato il panorama italiano si presenta sotto il segno del dissesto, Legambiente nel suo dossier sottolinea la presenza di un forte sistema di aree protette: 827 i parchi e le riserve naturali regionali e nazionali, complessivamente il 10,27% del territorio.
Forte la biodiversità: presenti in Italia 57.000 specie animali e 5.600 floristiche (cioè la metà di tutte quelle presenti in Europa). Fattori di rischio: le sempre minori risorse destinate alle aree protette. Il calo è stato del 25% dal 2001 a oggi.