di Mario Papetti
Ottomila milioni di euro:questo il giro di affari in Italia del mercato del vino e 1,2 milioni gli occupati riconducibili al settore, compresa la fase della distribuzione (fonte Università di Bologna). La produzione nel nostro Paese rappresenta, in media, il 21% della produzione mondiale e il 34% di quella dell'Unione europea. La produzione vanta 476 denominazioni, delle quali 358 Doc-Docg e 118 Igt. Le aziende vitivinicole (Censimento Istat 2000) sono oltre 800.000 mentre quelle imbottigliatrici sono 30.000. La coltivazione è di circa 675.580 ettari (il vitigno più diffuso è il Sangiovese) ma i 2/3 delle aziende hanno una superfice coltivata inferiore ad un ettaro; 7.000 una superfice superiore ai 10 ettari e solo poche centinaia di 50 ettari.
Maglia rosa dell'export
Il vino rappresenta la prima voce dell'export agroalimentare nazionale con una quota del 20%. Nel 2009 il vino che ha varcato la frontiera italiana è stato pari a 16,8 milioni di ettolitri per un valore di 3.200 milioni di euro. Le Docg più famose all'estero:Chianti classico, Brunello di Montalcino e Barolo. Le aziende che esportano vino sono oltre 2.000.
Consumi: 48 litri pro capite
Nel 2009 in Italia sono stati consumati circa 8,5 milioni di ettolitri di vino, 48 litri pro capite. Sensibile calo del vino da tavola, il cui decremento medio 2000-2007 è stato del 2,7%. Unica eccezione per i vini Docg e Doc bianchi che nello stesso periodo di tempo hanno visto crescere gli acquisti domestici dello 0,6% annuo.
Il vino nel mondo
Secondo l'Organisation Internationale de la Vigne et du Vin (Oiv) la produzione mondiale di vino dovrebbe aver raggiunto nel 2009 il livello di 290,8 milioni di ettolitri, un dato leggermente inferiore al 2008. Grazie ad una buona annata, l'Europa ha aumentato il suo peso a livello mondiale, attestandosi ad una quota del 70,6% del totale prodotto nel mondo (62% solo nella Ue a 27), con la Francia che conferma, ma di poco, la sua leadership produttiva, seguita a ruota dall'Italia. Più distaccata la Spagna. Comunque questi tre paesi rappresentano da soli 150 milioni di ettolitri e guidano la classifica dei principali paesi produttori. Seguono Stati Uniti (20 milioni di ettolitri); l'Argentina (15 milioni); l'Australia (14 milioni); la Cina (11 milioni); la Germania (10 milioni) e poi a scendere Sud Africa, Portogallo, Cile e Romania.