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Milan bloccato dal Livorno, la Roma lo aggancia. Pari tra Fiorentina e Cagliari

Parma-Inter rinviata per neve. La Samp stende l'Atalanta. Doppio 1-1 per Catania-Udinese e Chievo-Bologna. Pari nel posticipo Juventus-Lazio h

di Mauro Caputi

Balbetta il Milan, la Roma soffre ma vince all’ultimo respiro e la Fiorentina divide la posta a Cagliari. Nella giornata in cui l’Inter rinvia la sua gara (a Parma la neve rende impraticabili gli spalti del Tardini) al 10 febbraio, solo la squadra di Ranieri ne approfitta e aggancia i rossoneri.

Fra l’altro, il rinvio dei nerazzurri cancella temporaneamente la partita di differenza con i cugini (ora entrambe ne hanno una di meno) e complica il cammino della Coppa Italia. La semifinale Inter-Fiorentina, programmata proprio per il 10 febbraio, ‘scala’ al 14 aprile.

Proprio a San Siro la sorpresa principale. Il Livorno costringe il Milan al pareggio con una gara accorta ma non fenomenale. Costante la pressione rossonera lungo tutta la gara, ma rare le vere occasioni. Sul finale del primo tempo Ronaldinho coglie il palo e poco dopo, al 44’ Ambrosini trova la stoccata del vantaggio approfittando di un’incertezza di Benussi su cross di Beckham. L’entusiasmo lo spegne Lucarelli al 53’: tiraccio di Bellucci dal limite e pronta girata della punta labronica dal cuore dell’area. Ci sarebbe parecchio tempo per provare a tornare avanti, tuttavia il Milan appare spento e l’1-1 resta fino alla fine.

La Roma senza Totti, Toni e Vucinic si aggrappa a Okaka (con i bagagli già pronti per Londra, dove giocherà nel Fulham già da domenica prossima) per piegare il fanalino di coda Siena. Giallorossi in vantaggio con un grandissimo diagonale al volo di Riise al 29’. Giusto epilogo di una serie di opportunità fallite di un soffio. Il boccone indigesto lo serve Vergassola al 41’ raccogliendo una respinta di Julio Sergio su conclusione da fuori. Il pareggio sembra spegnere la Roma, sicuramente meno efficace nella ripresa. La svolta all’88’, con Pit (subentrato all’infortunato Taddei) che butta un rasoterra in mezzo all’area e Okaka che conclude di tacco beffando l’incolpevole Curci. Per la Roma questo 2-1 significa l’aggancio al Milan.

Il Sant’Elia non è un campo facile e se ne accorge anche la Fiorentina, nonostante il vantaggio maturato già all’ 8’ con Marchionni che trova la girata su cross di Vargas mal controllato dalla difesa. Bella partita, veloce e con brividi da entrambe le parti del campo. Lazzari (36’) pareggia con un siluro in corsa che si spegne nel sette. Sardi addirittura in vantaggio al 48’, con Astori che su corner sfrutta una dormita della difesa viola. Dopo 3’, però, il Cagliari regala un uomo: Cossu, già ammonito, commette un ingenuo fallo da dietro a centrocampo e si merita il secondo giallo. Una boccata d’ossigeno per la Fiorentina, frastornata dagli ultimi minuti. Al 63’ Jovetic fissa quello che sarà il definitivo 2-2. Pari giusto, considerando che il Cagliari non rinuncia a presentarsi dalle parti di Frey nonostante l’inferiorità numerica. La squadra di Allegri ha dovuto rinunciare anche al portiere Marchetti, sostituito da Vigorito per infortunio al 21’.

Fa ancora risultato la Sampdoria che regola l’Atalanta 2-0. Qualche paura per i blucerchiati (bravo Storari su Ferreira Pinto), ma al 36’ Palombo indovina un gran diagonale al volo dai 20 metri. Il raddoppio arriva nel recupero della prima frazione, con Semioli che contende energicamente un pallone a Bellini sul lato corto dell’area (saranno veementi le proteste bergamasche sulla ‘quantità’ di energia) e lo mette al centro dove Pazzini è il più veloce di tutti a tesaurizzare l’occasione. Tanto basta per il risultato. Non per la cronaca, perché il doriano Padalino, subentrato a Ziegler all’80’, riesce a prendere un rosso diretto al 93’ per ingiurie nei confronti dell’arbitro.

Pareggi in entrambi gli scontri salvezza, con identico punteggio: 1-1. A Verona va in vantaggio il Bologna con Di Vaio, al 12’, pescato da Modesto in azione di contropiede. Il risultato per il Chievo lo sistema Pellissier al 49’, irrompendo a centro area su assist di Mantovani. Gli uomini di Di Carlo, a quota 29, sono ben lontani dalla zona retrocessione, ma mancano comunque una buona opportunità. Anche a Catania i primi a passare sono gli ospiti dell’Udinese. Al 35’ Floro Flores svetta e insacca di testa su cross di Isla. Nella ripresa occasioni a ripetizione da una parte e dall’altra. Andujar salva su Inler e poi due volte su Di Natale. Sull’altro fronte Martinez divora una clamorosa opportunità. All’80’ un bel diagonale di Biagianti illumina il pomeriggio del Massimino, ma non basta a superare l’Udinese (ora a 21 punti, con una partita da recuperare). Il Catania sale a 20.

Nel posticipo fra Juventus e Lazio c'è l'esordio di Zaccheroni sulla panchina bianconera. La musica non cambia di molto: dopo tre sconfitte consecutive arriva un pareggio, 1-1. Per la Lazio un punto prezioso in chiave salvezza. Partita di chiaro predominio juventino, ma l'occasione più netta del primo tempo capita su una girata dal limite di Mauri che impegna Manninger in tuffo. Nella ripresa padroni di casa più determinati, anche se solo con conclusioni dalla distanza. Muslera si scalda le mani su Candreva e Diego incoccia il palo esterno. Lo sforzo della Juve trova il suo premio al 25': Del Piero viene toccato da Diakite quanto basta per convincere l'arbitro Saccani ad assegnare il rigore (vibranti le proteste dei biancocelesti). Lo stesso capitano bianconero trasforma. La gioia dura solo 8': Zarate pesca col contagiri un inserimento di Mauri che batte al volo a pochi metri da Manninger e fissa il pareggio. La Juventus acusa il colpo e si ferma. La Lazio osa il giusto, ma più che altro per l'inerzia degli avversari. Per Ballardini un buon punto, per Zaccheroni un'idea in più del lavoro che ci sarà da fare.