Future Film Festival


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In attesa del Platinum Grand Prize

Tutti i film in concorso

di Sandro Calice

Presentati tutti i film al Future Film Festival di Bologna. Ecco i candidati al Platinum Grand Prize.

IN THE ATTIC: WHO HAS A BIRTHDAY TODAY?
di Jirì Barta. Repubblica Ceca, Slovacchia, Giappone 2009
Animazione stop-motion e live action

I nostri vecchi giocattoli vivono, provano emozioni. E un attico polveroso può diventare un mondo misterioso e pieno di avventure e pericoli. La bella bambola Ranuncolo vive coi suoi amici (un piccolo pupazzo di pongo tuttofare, una vecchia marionetta fanfarona di Don Chisciotte e un tenero orsetto di peluche) in una vecchia valigia abbandonata in soffitta. La vita scorre serena finquando il perfido sovrano della Terra del Male, la malvagia testa di gesso Head, decide di rapire Ranuncolo per farne la sua sposa. I nostri amici e tutti gli abitanti del Regno dei giocattoli dovranno partire e affrontare il disgustoso esercito di Head per salvare la loro amata bambola.
Jirì Barta è uno dei maestri dell’animazione mondiale. I suoi film “The pied piper” e “The extinct world of gloves” sono considerati capolavori del genere. In “In the attic: who has a birthday today” la splendida tecnica si sposa con una storia simbolica, in cui siamo invitati a scoprire quanto possono essere ancora utili e “vive” le cose che buttiamo e a non dimenticare i nostri ricordi più teneri.

FIRST SQUAD – THE MOMENT OF TRUTH
di Yoshiharu Ashino, Misha Shprits, Aljosha Klimov. Russia, Giappone 2009
Animazione

Siamo nel 1942. Le truppe naziste non riescono a superare la resistenza dell’Armata rossa e la guerra è in momento di stallo. Nadya è una medium di 14 anni e durante un attacco aereo resta gravemente ferita. Ripresasi dalla commozione cerebrale viene prelevata dalla mitica 6 Divisione, unità segreta dell’intelligence militare russa. Gli rivelano qualcosa che aveva rimosso dalla sua memoria: faceva parte di un gruppo scelto di superagenti, la First Squad, e lei è l’unica sopravvissuta. Nadya però possiede la capacità di viaggiare nel mondo e dei morti e di richiamare alla battaglia i suoi amici. E’ l’ultima possibilità per la Russia, perché la Ahnenerbe, un ordine occulto delle SS, ha evocato dal regno dei morti il demone del crudele Barone von Wolff. Con lui al fianco delle armate tedesche il destino dell’Armata rossa è segnato. Prima co-produzione animata tra Russia e Giappone, “First Squad: the moment of truth” è il nuovo film dello Studio 4°C (“Mindgame”, “Tekkonkinkreet”) che nello stile ricorda gli “anime”, i cartoni animati giapponesi, classici. La storia è avvincente e il racconto, pur con qualche ingenuità che lo rende adatto a un pubblico adolescente più che adulto, è un bel thriller esoterico.

EDISON & LEO
di Neil Burns, Canada 2008
Animazione, stop-motion.

Voci di Powers Broothe, Ben Cotton, Quinn Lord, Gregory Smith, Carly Pope.
Non proprio un film per bambini. George T. Edison è un vero genio. Tutta la sua vita è incentrata sulle invenzioni e sulla sua egoistica convinzione di poter trovare una soluzione a qualsiasi problema, anche a costo di ferire la sua famiglia. Ha una moglie devota, Lotte, e due figli: un primogenito incapace, Faraday, e il ben più forte Leo. La sua folle passione per la scienza provocherà una tragedia e renderà Leo una sorta di dinamo vivente, impossibilitato a toccare chiunque per paura di carbonizzarlo. Dieci anni dopo, Leo, ormai sedicenne, troverà l’amore, la verità sul passato e forse la forza di affrontare il padre. Nonostante il tono scanzonato e la leggerezza dei personaggi animati con ottimo mestiere, “Edison & Leo” è una favola dark, un racconto di formazione, sul passaggio dall’adolescenza all’età adulta di un ragazzo con un padre ingombrante, animato da buone intenzioni ma sempre ferocemente ripiegato sul suo ego. A volte i figli devono educare i padri.

UNDER THE MOUNTAIN
di Jonathan King, Nuova Zelanda 2009
Sam Neill, Thomas Cameron, Sophie McBride.

In un festival dedicato agli effetti speciali e alla tecnologia, questo è probabilmente il film più ingenuo. I gemelli Rachel e Theo perdono la mamma in un incidente. Il padre decide di mandarli per un po’ lontano da casa, dagli zii a Auckland. Qui i due fratelli scoprono che nella casa decrepita sul lago abitano strani esseri. Il misterioso Mr Jones, che incontrano sulle colline della città, gli racconterà una strana storia e gli dirà dei Wilberforce, mostruosi e crudeli esseri mutaforma che vivono sotto terra e che con l’aiuto dei giganteschi Gargantua vogliono distruggere il mondo. Gli rivelererà che il potere del fuoco può fermarli e che loro, come gemelli, hanno quel potere. Devono solo crederci. Ma il tempo stringe. King, che aveva dato buona prova di sé con “Black Sheep”, il suo horror d’esordio, qui non si conferma, costruendo una storia che parte da una buona idea ma che si traduce in un racconto banale, a metà tra un teen movie e un film di fantascienza per adulti, senza accontentare né gli uni né gli altri. Gli effetti, poi, hanno un gusto vintage da anni ’80 francamente fuori luogo.

KING OF THORN
di Kazuyoshi Katayama, Giappone 2009
Animazione

Ispirato all’omonimo manga di culto ideato da Yuji Iwahara, “King of thorn” è un’occasione sprecata. Nel 2015 il mondo è sconvolto da una pandemia, Medusa: una malattia che provoca un indurimento cellulare e uccide tramutando i corpi in pietra. La multinazionale Venus Gate, nella speranza che in futuro si trovi una cura, seleziona 160 persone infettate dal virus per ibernarle in una struttura segreta nascosta dentro un antico castello inglese. Qualcosa, però, va storto. Le persone si risvegliano all’improvviso in un laboratorio devastato e completamente ricoperto di rovi. Prima che capiscano cosa è successo e quanto tempo è passato vengono assaliti e uccisi da una serie di mostri da incubo. Solo in sette sopravvivono. Mentre cercano una via di scampo, tutti capiscono che nessuno è in realtà chi dice di essere. E la chiave di tutto sembra una ragazzina di nome Kasumi. La storia da cui Katayama, qui al suo primo lungometraggio, ha tratto il film è splendida. Una favola tra horror e fantascienza, che trasforma “La bella addormentata nel bosco” in un incubo mortale, passando per il thriller psicologico. Peccato che il regista si perda in noiose didascalie, artificiose ripetizioni e inutili lentezze che rovinano decisamente il risultato finale.

OBLIVION ISLAND: HARUKA AND THE MAGIC MIRROR
di Shinsuke Sato, Giappone 2009
Animazione 3D

Che fine fanno tutte le cose che gli uomini perdono e dimenticano? Ci si può costruire un mondo con quegli oggetti. Haruka è una adolescente qualsiasi. Il rapporto con suo padre, sempre assente e maniaco del lavoro, non è dei migliori e “casa” è diventato sinonimo di solitudine. Un giorno, in un cortile del tempio, Haruka scorge una strana creatura simile ad una volpe che porta un aereo giocattolo e, seguendola, si ritrova sull’isola di Oblivion (l’isola Dimenticatoio). Qui Haruka ritroverà i ricordi della sua infanzia. Ma gli esseri umani non dovrebbero stare sull’isola di Oblivion e il Barone, che governa quel mondo, tiene d’occhio l’intrusa. Il problema, però, è che l’oggetto più prezioso per il Barone è anche il ricordo più prezioso che Haruka vuole ritrovare. “Oblivion Island” è il primo film in computer grafica del pluripremiato studio Production I.G., una delicata storia (come “In the attic”) sull’importanza dei ricordi e sul loro potere di guarire i cuori. Haruka è una sorta di Alice nel Paese delle meraviglie e visivamente il film è una gioia di effetti e colori. Come spesso capita ai giapponesi, però, l’unica debolezza è nella ridondanza e nella lentezza del racconto.

MAI MIRACLE
di Sunao Katabuchi, Giappone 2009
Animazione, Studio MadHouse

Shinko è un’alunna di terza elementare nata e cresciuta in una delle più antiche famiglie del paese. Ha uno strano ricciolo sulla fronte (che lei chiama il suo “Mai Mai”) e ama giocare nei campi. Ha una passione segreta, sognare ad occhi aperti ed immaginare il mondo di mille anni fa. Un giorno, arriva da Tokyo una ragazza di nome Kiiko e si unisce alla classe di Shinko. Diventate amiche, le due ragazze si ritroveranno coinvolte in uno strano incidente avvenuto un migliaio di anni prima.