Future Film Festival


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Effetti e 3D, il cinema che verrà

A Bologna dal 26 al 31 gennaio futurefilmfestival1_296

di Sandro Calice

Preparate gli occhialini, perché dal 26 al 31 gennaio a Bologna ne vedremo delle belle, soprattutto in 3D.

Si alza il sipario, infatti, sulla dodicesima edizione del Future Film Festival, il festival internazionale di cinema d’animazione e nuove tecnologie applicate all’immagine, diretto da Giulietta Fara e Oscar Cosulich.

IL FUTURO IN 3D. L’onore dell’apertura è affidato a “The Hole in 3D”, il thriller dell’autore di “Gremlins, Joe Dante. Ma con “Avatar” che continua a stracciare record nelle sale, uno dei temi principali della manifestazione sarà proprio la tecnologia 3D stereoscopica, alla quale sarà dedicato il 3dDAY (due giorni di proiezioni, il 30 e 31 gennaio, e di appuntamenti con gli addetti ai lavori e i prodotti non solo per il cinema, ma anche per la tv e i videogames), con l’anteprima di un estratto da “Toy Story 3”, la versione in 3D dei primi due episodi e 56 minuti del nuovo film della Dreamworks, “Dragon Trainer”. L’evento, però, sarà il “Keynote Speech”, l’incontro con il pubblico il 27 gennaio, di Joe Letteri, visual effects supervisor di “Avatar”, che presenterà in anteprima mondiale il making of dello spettacolare film di James Cameron.

Altrettanto interessanti gli altri due fili conduttori della kermesse. Un focus sulla motion graphic, grafica in movimento, con un omaggio al precursore della tecnica, quel Saul Bass (1920-1996) che ha lavorato con Hitchcock, Kubrick, Scorsese e Spielberg. E un altro approfondimento sulla stop motion, o animazione a pupazzi, tecnica amata da Tim Burton e che caratterizzerà anche la prossima opera di Wes Anderson “Una volpe troppo furba”. Tra i gli ospiti, Mischa Rozema, cofondatore della casa di produzione olandese Post Panic, l'artista inglese Rob Chiu (alias The Ronin), il designer Kai Christmann di Design Films, il cofondatore di Aardman Animations, David Sproxton, l’animatore Aardman Merlin Crossingham, lo stop-motion artist inglese Osbert Parker, la Producer Allison Abbate, gli artisti Ufo5 e Stefano Ricci.

IL CONCORSO. I Future Film Festival, però, è anche un concorso. E dieci delle anteprime presentate qui concorreranno al Platinum Grand Prize. Questi i titoli: “Edison e Leo” di Neil Burns; “First Squad: the moment of truth” di Yoshiharu Ashino, Misha Shprits e Aliosha Klimov; “Goemon” di Kazuaki Kiriya; “In the attic: who has a birthday today?” di Jirì Barta; “King of thorn” di Kazuyoshi Katayama; “Les Lascars” di Emmanuel Klotz e Albert Pereira Lazaro; “Mai Mai Miracle” di Sunao Katabuchi; “Oblivion Island: Haruka and the magic mirror” di Shinsuke Sato; “Panique au village” di Stéphane Aubier e Vincent Patar; “Under the mountain” di Johnathan King.

Altra sezione che prevede un concorso è il “Future Film Short”, cortometraggi provenienti da tutto il mondo e che lo stesso pubblico potrà votare. Per chi non riesce a dormire, poi, c’è “Follie di mezzanotte”, rassegna di film fuori concorso, horror, splatter o semplicemente demenziali, che prevede “Bumba Atomika” dell’italiano Michele Senesi e il giapponese “Vampire Girl Vs. Frankenstein Girl” di Yoshihiro Nishimura e Naoyuky Tomomatsu.

Quest’anno, infine, contemporaneamente al FFF si svolgerà ArteFiera - ArtFirst (29-31 gennaio), evento che, dicono gli autori, “diventa l'occasione per una strategica collaborazione per incontri all'insegna delle arti visive”.