Atlante delle crisi


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Nepal, il ritorno dei bambini soldato

Rilasciati i primi duecento minori nepal1_296

E' una situazione di stallo quella del Nepal, dove una crisi politica sta rallentando il cammino del processo di pace avviato con gli accordi del 2006, che hanno messo fine a dieci anni di ribellione armata dei maoisti.

Tuttavia, è cominciata la liberazione degli ex bambini soldato che si trovano nei campi dei maoisti sparsi nel Paese.

Il 9 gennaio,oltre 200 minori hanno lasciato il campo di Dudhali, nel Sud-Est, per una nuova vita, lontana dalle armi.

A portare avanti l'operazione, le Nazioni Unite, con il consenso del governo e del Partito comunista maoista.

Entro 40 giorni, secondo un accordo,tutti i bambini soldato dovranno essere liberati. Il rilascio dei primi 200 "è il primo passo verso il ritorno alla vita civile per migliaia di nepalesi, vissuti nelle caserme dal 2006. E costituisce una pietra miliare nel processo di pace in corso nel Paese,che speriamo possa realizzarsi velocemente", ha detto il responsabile Onu a Katmandu, R.Piper.

Delle migliaia di guerriglieri vissuti nelle caserme dal 2006, secondo le Nazioni Unite, oltre 3.000 erano minorenni.

Il reclutamento avveniva nei villaggi, dove i genitori venivano forzati a dare i figli, spesso in cambio di un lavoro.

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