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Crolla la Juve, a Torino il Catania vince 2-1. L'Inter liquida la Lazio, decide Eto'o. La Roma aggancia il Parma al 4° posto

Burdisso e Brighi risolvono la sfida dell'Olimpico contro gli emiliani. Nella giornata dei quattro rinvii, punti preziosi per il Livorno, che supera 3-1 la Sampdoria. Successi anche per Napoli e Palermo i

di Mauro Caputi

Quattro rinvii, fra cui entrambi gli anticipi del sabato, e grosse sorprese nel resto della diciassettesima giornata di campionato. Il maltempo e il freddo che fa battere i denti al centro-nord blocca prim’ancora del fischio d’inizio Bologna-Atalanta, il big match Fiorentina-Milan, Udinese-Cagliari e Genoa-Bari. I recuperi forse a fine gennaio.

La Roma regola 2-0 il Parma nella sfida diretta per il quarto posto. Emiliani non all’altezza delle ultime notevoli prove, agganciati a quota 28 dai giallorossi più quadrati e propositivi. Il risultato si sblocca però solo nella ripresa (dopo che nel primo tempo Vucinic aveva trovato sulla sua strada l’ottimo Mirante) grazie alla prontezza di riflessi di Burdisso a risolvere un batti e ribatti su calcio d’angolo. Occasioni del raddoppio per Motta e Pizarro, poi, a pochi secondi dalla fine il Parma resta in dieci per l’espulsione di Paci e, all’inizio del recupero, Brighi manda la pratica in archivio sfruttando un assist di Vucinic.

La prima sorpresa arriva da Torino, dove la Juventus continua a franare cadendo in casa contro il Catania, fino a quel punto solo in coda. Gli etnei s’impongono 2-1 con una partita ordinata e un gioco che va a colpire le sfilacciature della compagine bianconera. Il vantaggio della squadra di Mihajlovic arriva al 23’ su un rigore generato da un’ingenua trattenuta di Tiago su Spolli: Martinez ringrazia. La Juve comincia a metterci l’impegno per rimontare e ci riesce al 66’ grazie a un preciso inserimento di Salihamidzic su assist di Diego. Trezeguet avrebbe sul piede la palla del sorpasso, ma la beffa si materializza all’86’ con il contropiede finalizzato da Izco. Per Mihajlovic è la prima vittoria sulla panchina del Catania, per Ferrara sarà un Natale di contestazione.

Altra sorpresa a Livorno, dove i labronici superano 3-1 la Sampdoria. I blucerchiati non si scuotono dalla crisi nonostante il bel gol (pregevole tocco di esterno destro a concludere una percussione) con cui Cassano apre le marcature al 15’. La Samp si esaurisce presto e il Livorno fa il sorpasso a cavallo dell’intervallo: al 39’ Rivas impatta di testa; al 47’ Danilevicius sfrutta a dovere la torre di Raimondi (con entrambi i giocatori di Cosmi troppo liberi nell’area blucerchiata). E’ lo stesso Danilevicius a chiudere i conti al 93’, quando la Samp era già ridotta in dieci per l'espulsione (doppio giallo) di Stankevicius. Il Livorno sale a quota 18, allontanandosi dalla zona pericolosa.

Festeggia Mazzarri con il suo Napoli che supera 2-0 il Chievo mettendo la freccia già al 7’. Denis costringe al fallo il portiere Sorrrentino e Hamsik trasforma il rigore. I veneti non riescono a cambiare passo, ma restano comunque in gara fino all’87’, quando si arrendono all’inserimento di Quagliarella, bravo a sfruttare gli enormi spazi che a quel punto la difesa doveva concedere. A Palermo i rosanero superano 1-0 il Siena col minimo sforzo e qualche rischio di troppo. Decide al 40’ il diagonale di Cavani. Nella ripresa Sirigu sale in cattedra a difendere la vittoria prima su Paolucci, poi su un inopinato intervento del compagno Liverani.

Nel posticipo di San Siro l'Inter supera la Lazio 1-0. La temperatura polare (quasi -10 nel corso della gara) imballa il motore delle due squadre. L'Inter prova a colpire subito e non sembra vero che la palla d'oro capiti su un contropiede offerto dai biancocelesti: Stankovic crossa per Eto'o, Muslera si oppone, ma lo stesso camerunense ribadisce in rete per il vantaggio al 14'. La Lazio, costretta a inseguire, sbatte contro il muro difensivo allestito da Mourinho (c'è un reclamo per un tocco di mano di Maicon). Dall'altra parte l'Inter non punge. La ripresa scorre via con pochi sussulti e qualche conclusione dalla distanza da entrambe le parti. Per i nerazzurri è titolo d'inverno (anche se il Milan deve recuperare una partita e lo farà probabilmente a girone di ritorno già iniziato) con +8 sul Milan e +9 sulla Juventus.