La Bolivia è il Paese degli estremi statistici. E' potenzialmente ricchissimo, perché possiede considerevoli risorse naturali, ma è tra i più poveri dell'America latina.
E' geograficamente il più alto e il più isolato del Sud America, senza sbocchi al mare.
Ha la percentuale più elevata di popoli indigeni che costituiscono circa i due terzi della popolazione che è di 9,9 milioni (fonte Onu 2009).
Ricche élite urbane, per lo più di origine spagnola, hanno tradizionalmente dominato la vita politica ed economica del Paese.
Il Paese ha la seconda più grande riserva di gas naturale in Sud America.
Nelle zone andine è prioritaria l'agricoltura ma la coltivazione della coca è quella che porta i maggiori introiti.
La foglia della coca, e non la cocaina che da questa si può ricavare, è utilizzata da secoli dai popoli originari per uso medicinale e per alleviare la fame e la fatica.
E' vero anche che la Bolivia è uno dei maggiori produttori al mondo di cocaina e per questo gli Usa hanno attuato un piano che prevede l'eradicazione delle piantagioni di coca. Fino a poco tempo fa le risorse del Paese erano quasi esclusivamente in mano alle grandi multinazionali straniere.
Dall'Ottocento in poi la Bolivia ha conosciuto più di 190 governi, per lo più di stampo dittatoriale,che non sono stati capaci di controllare gli interessi del Paese.